Continua senza sosta il calo della domanda di prestiti personali e prestiti finalizzati all’acquisto di un bene con una contrazione dell’11,3% confrontando il mese di Dicembre 2013 con lo stesso periodo del 2012.
Il dato come è ancora una volta in linea con il quadro generale di crisi anche se sorprende l’entità del calo, molto elevato, rispetto ai due mesi pecedenti di e Ottobre e Novembre che avevano chiuso rispettivamente con un risultato del -9,4% e del -4,5%. Dopo il segno positivo dei primi 2 mesi dell’anno questa è quindi la decima flessione consecutiva che viene registrata.
Il dato è ancora più preoccupante considerando l’intero 2013 che rispetto al 2012 fa segnare un impietoso -4,7%, ancora più grave se si considera che il 2012 già registrava dati di richiesta di prestiti personali e finalizzati quasi dimezzati rispetto al 2007.
Continuando il confronto tra 2013 e 2012 ed andando a dividere prestiti personali e prestiti finalizzati possiamo vedere come il calo dei primi sia del -4,1% mentre quello dei secondi del -5,0%, dato che mostra come il calo del mercato sia generalizzato e abbastanza equilibrato.
Ricordiamo che il Barometro della Centrale RIschi Finanziari è uno strumento statistico molto importante, dal momento che si basa sulla raccolta e l’analisi dei dati rilevati dall’EURISC, il sistema di informazioni creditizie di CRIF, che racchiude oltre 78 milioni di posizioni creditizie.
Entrando più nel dettaglio delle statistiche e prendendo in considerazione l’importo medio delle richieste del 2013 viene confermato per i prestiti finalizzati la concentrazione della richiesta per i prestiti inferiori a 5.000 euro, con un valore medio per richiesta pari a 4.317€.
Come al solito più elevati gli importi relativi al mondo dei prestiti personali con un valore medio delle richieste 2013 pari a 11.249€, quasi il triplo rispetto al dato dei prestiti finalizzati che comprendono, lo ricordiamo, anche i prestiti per l’acquisto di cellulari, tablet e piccoli elettrodomestici che concorrono ovviamente all’abbassamento del valore medio.
Ancora una volta, purtroppo, questi dati molto negativi sono in linea con le previsioni sulla fiducia dei consumatori dell’Osservatiorio Findomestic e mostrano pochi segnali di ottimismo anche in questo inizio di 2014. Uscire dal tunnel della crisi non sarà facile, speriamo che i primi dati del nuovo anno possano, finalmente, parlare di una piccola ripresa.
wwww.crif.it
Data articolo: 24/01/2014
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