Non diminuisce ma anzi si intensifica il calo della domanda di prestiti personali e prestiti finalizzati all’acquisto di un bene con una contrazione del 10,9% confrontando il mese di Settembre 2013 con lo stesso periodo del 2012.
Il dato è in linea con il quadro generale di crisi ma e con i due pecedenti mesi di Luglio e Agosto che avevano chiuso rispettivamente con un risultato del -5% e del -4%. Dopo il segno positivo dei primi 2 mesi dell’anno questa è la settima flessione consecutiva che viene registrata.
Il dato è ancora più preoccupante se si confrontano i primi 9 mesi dell’anno con lo stesso periodo del 2012 (-3,3%) ma soprattutto con l’analogo periodo del 2007 (-24,2%), 2008 (-22,9%), 2009 (-15,1%), 2010 (-11,6%) e 2011 (-8,4%). Insomma un vero e proprio crollo costante nella richiesta di prestiti personali e finalizzati.
Tornando al mese di Settembre 2013 ed andando a dividere prestiti personali e prestiti finalizzati possiamo vedere come il calo dei primi sia del -4,9% mentre quello dei secondi del -15,2%.
Ricordiamo che il Barometro della Centrale RIschi Finanziari è uno strumento statistico molto importante, dal momento che si basa sulla raccolta e l’analisi dei dati rilevati dall’EURISC, il sistema di informazioni creditizie di CRIF, che racchiude oltre 78 milioni di posizioni creditizie.
Entrando più nel dettaglio delle statistiche e prendendo in considerazione l’importo medio delle richieste viene confermato per i prestiti finalizzati la concentrazione della richiesta per i prestiti inferiori a 5.000 euro, con un valore medio per richiesta pari a 4.390€ contro i 4.819€ dello stesso periodo del 2012 e i 7.295€ dell’ormai lontanissimo 2007.
Come al solito più elevati gli importi relativi al mondo dei prestiti personali con un valore medio della richiesta pari a 11.199€, quasi il triplo rispetto al dato dei prestiti finalizzati che comprendono, lo ricordiamo, anche i prestiti per l’acquisto di cellulari, tablet e piccoli elettrodomestici che concorrono ovviamente all’abbassamento del valore medio, ma comunque in calo rispetto ai 11.819€ del 2012 ed i 12.763€ del 2007
Questi dati sono in linea con le previsioni sulla fiducia dei consumatori dell’Osservatiorio Findomestic e mostrano pochi segnali di ottimismo in un paese in cui resta ancora difficile ipotizzare una ripresa decisa nel corso dei prossimi mesi. La fine della crisi sembra essere sempre più lontana per l’Italia.
Fonte dati: www.crif.it
Data articolo: 21/10/2013
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