Tra la gamma di prodotti finanziari offerti da BancoPosta di Poste Italiane, la soluzione “Quinto” è in particolare modo indicata ai dipendenti degli enti pubblici e ai pensionati, che necessitano di un prestito per far fronte a imprevisti finanziari. Il vantaggio di questo prestito postale è la ripartizione del rimborso in rate adeguate alle possibilità del richiedente nella misura di un quinto dello stipendio percepito mensilmente.
La richiesta del prestito postale “Quinto”, attualmente valida sino al 31/12/2013, è semplice e può essere effettuata presso uno degli uffici postali preposti all’erogazione, anche solo dopo 3 mesi di anzianità di servizio con contratto a tempo indeterminato presso una qualsiasi amministrazione statale gestita dalla piattaforma Creditonet. E’ infatti questo ente che è incaricato della determinazione dell’ammontare massimo del finanziamento e di attribuire al richiedente una categoria di credito di merito. L’approvazione della pratica è invece a capo della società finanziaria Compass SpA che nell’arco temporale di qualche giorno fornisce una risposta al richiedente dello stanziamento del prestito. Un solo vincolo, che determina poi l’importo stanziato, stabilisce che il richiedente al termine del piano di finanziamento abbia massimo 43 anni di servizio (42 se donna) e un’età non superiore ai 67 anni, mentre per i pensionati l’età massima al termine del prestito è di 80 anni.
Un documento di identità in corso di validità, la tessera sanitaria recante codice fiscale, una busta paga, o il cedolino della pensione, dal quale scalare la rata di rimborso sono i documenti minimi necessari per l’avvio della pratica di prestito personale. Il piano di rimborso varia in funzione all’importo del finanziamento da un minimo di 36 ad un massimo di 120 mesi. L’intero ammontare del prestito postale con cessione del quinto concesso è accreditato con bonifico su conto corrente bancario, accredito su Conto BancoPosta o assegno postale vidimato.
Le condizioni attualmente applicate dal prestito postale “Quinto” possono essere riassunte con un esempio chiarificatore riferito ad un prestito per un dipendente pubblico di 40 anni con 15 anni di anzianità di servizio che percepisca uno stipendio netto di 1.250€ al mese. Richiedendo un prestito personale di 18.406,57 €, con un piano di finanziamento della durata di 120 mesi, la rata mensile viene determinata in 250€ applicando i tassi TAN fisso al 10,63% e TAEG 11,19%. In definitiva le voci che concorrono al costo totale del credito sono costituite dagli interessi fissi pari a 11.578,78 € e dall’imposto di bollo su contratto pari a 14,62€. Non sono invece previste commissioni accessorie e spese fisse contrattuali. L’importo totale ceduto, trattenendo un quinto dello stipendio, sarà pertanto di 30.000€.
Per un pensionato di 62 anni, con pensione mensile netta pari a 1.250 €, richiedendo un prestito di 9.877,46 € con un piano di rimborso della durata di 48 mesi la rata mensile sarà pari a 250,00 € con TAN fisso del 7,60% e TAEG del 10,35%. Il costo totale del finanziamento sarà pari a 2.122,54€ di cui 1.608,34 € costituiti da interessi, 416,40 € dalla copertura assicurativa obbligatoria e 25,80 € dall’imposta sostitutiva per un importo totale dovuto del prestito pari a 12.000,00 €.
Ricordiamo che, come detto, tali esempi sono da considerarsi puramente indicativi e che la società finanziaria potrà indicare le condizioni realmente applicate al prestito con cessione del quinto solo al momento della effettiva richiesta dello stesso.