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Prestiti a Privati in Calo a Maggio 2012: Bankitalia e ABI confermano

Prestiti bancari al settore privato sempre più in discesa, con un tasso di crescita su base annua che a Maggio 2012 ha fatto segnare un rallentamento rispetto all’1,7% fatto registrare nel mese di Aprile dell’anno in corso, attestandosi allo 0,7%.
A rilevarlo è il Rapporto della Banca d’Italia di Maggio 2012, dal quale si possono ricavare dati più specifici e significativi.

Infatti il rallentamento dei prestiti bancari ha riguardato sia i finanziamenti alle famiglie che quelli alle società non finanziare. In riferimento all’anno in corso, nel caso dei prestiti alle famiglie il tasso di crescita è passato dall’1,8% di Aprile a all’1,4% di Maggio.
I prestiti bancari erogati a società non finanziarie sono andati pure peggio, essendo passati dall’1,3% di Aprile al -0,4% di Maggio.
In entrambi i casi si tratta dei peggiori rilevamenti statistici degli ultimi 14 mesi, segno che la crisi in Italia è ancora ben presente e la sua soluzione, purtroppo, lontana.

Interessanti anche i dati riguardanti i tassi di interesse. Infatti Bankitalia rileva come siano diminuiti, seppur in modo non significativo, i tassi sui prestiti a società non finanziarie di importo inferiore al milione di euro, passati dal 4,73% di Aprile al 4,68% di Maggio, mentre siano rimasti praticamente invariati per i finanziamenti oltre il milione di euro: dal 3,12% al 3,13%.
Per quanto riguarda i tassi applicati a prestiti erogati a Maggio 2012 alle famiglie c’è da rilevare una leggera flessione per i finanziamenti per acquistare immobili ad uso abitativo, passati dal 4,37% del mese precedente al 4,33%, mentre in leggero aumento sono risultati quelli relativi ai nuovi prestiti erogati per il credito al consumo, la cui media è stata del 9,98%, contro il 9,95% di Aprile. Queste percentuali includono anche le spese accessorie applicate dalle banche.


Alla luce degli ennesimi dati negativi riguardanti i prestiti bancari ai privati, aumenta il sospetto che le banche, aiutate negli ultimi tempi in modo particolare dalla BCE con prestiti triennali agevolati all’1% per un totale di circa 200 miliardi di euro, abbiano utilizzato tali fondi per rafforzare i propri patrimoni e rispettare i parametri del Basilea 3. In realtà, però, l’intento della Banca Centrale Europea era quello di allentare la stretta sul credito in atto e favorire la ripresa dei consumi delle famiglie e degli investimenti delle imprese.

I dati relativi ai prestiti bancari rilevati nel Rapporto della Banca d’Italia di Maggio 2012 sono stati sostanzialmente confermati anche da Giuseppe Mussari, presidente dell’ABI, durante la relazione all’assemblea annuale dell’Associazione Bancaria Italiana, tenutasi ieri, 11 Giugno 2012.
Mussari ha infatti sottolineato come alla fine di Maggio 2012 i finanziamenti alle famiglie abbiano fatto registrare un incremento dell’1,3% su base annua, mentre i prestiti alle imprese abbiano subito una lieve flessione. Il presidente dell’ABI ha rilevato come le banche in Italia abbiano un ruolo centrale nel finanziamento alle imprese rispetto agli altri Paesi dell’Eurozona, visto che a fine Maggio 2012  i prestiti bancari alle imprese sono risultati pari al 59% del totale dei finanziamenti all’economia, contro il 47,3% della zona Euro.
Mussari ha anche ribadito l’influenza negativa che gli alti livelli raggiunti dallo spread ha in relazione a prestiti e finanziamenti. Infatti spread altro comporta maggior stretta sul credito, tassi applicati più alti e, di conseguenza, minor crescita.

 

Data articolo: 12/06/2012


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Alessandro
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