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Prestiti Auto: Nuovi Incentivi per le Auto Elettriche dal 2013?

Il mercato dell’auto è sempre più in crisi in Europa in generale e in Italia in particolare, risentendo in modo rilevante delle difficoltà che sta attraversando l’economia dell’Eurozona e dei continui aumenti del prezzo della benzina. Anche il settore dei prestiti per l’acquisto di automobili paga queste problematiche, sia che si tratti di auto nuove che di veicoli usati, penalizzato in maniera più evidente rispetto ad altre tipologie di finanziamenti.

Il rilancio del settore automotive e dei prestiti ad esso relativi potrebbe non essere molto distante, come evidenziato da due importanti indizi: un’indagine dell’Osservatorio Auto Findomestic e nuovi incentivi statali da parte del Governo italiano.

Per quanto riguarda l’Osservatorio Auto 2012 di Findomestic, l’inchiesta ha permesso di rilevare come in tutta Europa sia in crescita la voglia di automobili “green”, ovvero di veicoli con motori che rispettino l’ambiente in generale e, in particolare, a propulsione elettrica. Sono state prese in considerazione le opinioni dei consumatori di 10 Paesi del Vecchio Continente: Belgio, Francia, Germania, Italia, Polonia, Portogallo, Russia, Spagna, Turchia e Ucraina.
Secondo l’indagine condotta da Findomestic, proprio in riferimento alle auto elettriche l’Italia è al primo posto in Europa, dal momento che ben il 76% degli italiani intervistati ha dichiarato di essere interessato all’acquisto di un’auto completamente “verde”, spinti verso tale scelta da tre fattori principali: la riduzione dell’impatto ambientale (78%), la silenziosità e l’immagine di modernità che questi veicoli trasmettono.
Guardando al resto dell’Eurozona, il 60% dei tedeschi, il 56% degli inglesi e il 54% dei francesi ha manifestato interesse per le auto elettriche.
A frenare l’acquisto di auto alimentate ad energia elettrica sembrano essere due fattori critici: il prezzo e l’autonomia delle batterie.
Per quanto riguarda il prezzo d’acquisto, attualmente le auto elettriche presentano prezzi superiori ai veicoli con motore tradizionale, soprattutto a causa del costo della batteria che, da sola, può arrivare anche alla metà del costo finale dell’automezzo. In Europa il 49% dei consumatori non è disposto a pagare un sovrapprezzo per l’acquisto di un’auto elettrica, mentre in Italia la percentuale scende al 42%. La possibilità di ricorrere al noleggio delle batterie, ipotesi avanzata da parte di alcune case automobilistiche per ridurre il prezzo del veicolo, non convince, dal momento che in Italia il 47% degli intervistati risulterebbe interessato, mentre nel resto d’Europa l’interesse cala al 37%.
L’altro fattore critico è rappresentato dall’autonomia della batteria, visto che dall’indagine dell’Osservatorio Auto Findomestic risulta che il 55% degli europei sarebbe disposto all’acquisto di un’auto elettrica solo nel caso in cui venisse garantita una percorrenza di almeno 250 Km con un pieno, ovvero una ricarica completa. In Italia la percentuale scende al 46%, mentre per il 30% sarebbe sufficiente garantire un’autonomia compresa tra 100 e 250 chilometri e il 24% giudica accettabile un’autonomia di non più di 100 Km. Legata al problema dell’autonomia c’è anche la scarsa diffusione delle colonnine di ricarica, ritenuta indispensabile dal 65% degli italiani e dal 59% degli europei e comunque importante dal 90% dei consumatori del Vecchio Continente.
Preoccupa anche l’assistenza post vendita, con il 35% degli italiani che ritiene attualmente insufficiente la rete delle officine preparate a supportare i proprietari di veicoli elettrici, mentre solo il 16% ritiene che il servizio potrà essere adeguato.

Dopo tutti questi fattori “critici”, i dati raccolti hanno permesso di evidenziare anche i vantaggi principali connessi all’acquisto di un’automobile alimentata elettricamente, legati al costo di utilizzo. Infatti il 66% dei consumatori italiani (64% in Europa) ritiene che il maggior costo d’acquisto di un’auto elettrica sarà compensato dai minori costi per la manutenzione, anche se probabilmente si tratta di una convinzione non del tutto corrispondente alla realtà. Inoltre gli italiani si dicono pronti all’acquisto di veicoli elettrici nel caso in cui il prezzo del carburante dovesse sorpassare i 2,4 euro al litro, mentre nel resto dell’Europa l’asticella del prezzo è posta a 3,4 euro al litro.
Cosa fare allora per incentivare l’acquisto delle auto verdi? Nessun dubbio per gli intervistati europei, visto che l’84% di essi ritiene che dovrebbero essere i Governi dei rispettivi Paesi a favorire una maggiore competitività di prezzo. Ben l’80% degli italiani pensa che lo Stato non stia facendo abbastanza sforzi per favorire l’intera filiera del veicolo elettrico, mentre nel resto d’Europa la percentuale cala al 64%.

Dunque gli italiani pensano che il Governo debba essere il principale motore della svolta green nella Penisola e pare proprio che l’Esecutivo Monti si stia muovendo in tal senso, come del resto promesso a più riprese dal Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini. Infatti il testo unificato sull’auto elettrica, adottato dalle commissioni Trasporti e Attività Produttive della Camera, prevede l’introduzione di incentivi fino a 5.000 euro per l’acquisto di un’auto elettrica, oltre ad altri provvedimenti volti allo sviluppo della mobilità sostenibile. Il testo si compone di 15 articoli e sarà preso in esame e votato solamente a Giugno 2012.
Per quanto riguarda gli incentivi, questi includeranno uno stanziamento di 420 milioni di euro, distribuiti su 3 anni a partire dal 2013.
Oltre ai bonus per l’acquisto di auto elettriche, sono previste misure per migliorare la rete delle infrastrutture finalizzate alla ricarica dei veicoli alimentati dall’elettricità e per offrire tariffe elettriche e gas “promozionali” nella fase di lancio delle nuove automobili “verdi”.
Tornando agli incentivi, se il testo verrà approvato, nel 2013 tutti coloro che acquisteranno un’auto elettrica, anche attraverso la formula del leasing, rottamando la loro vecchia automobile potranno ricevere un contributo fino a 5.000 euro per veicoli con emissioni inquinanti che non superino i 50 g/km di CO2 e fino a 1.200 euro per quelli con emissioni comprese tra 50 e 95 grammi per chilometro. Nel 2014 il bonus scenderà a 4.000 e 1.000 euro rispettivamente, per poi esaurirsi nel 2015 con un contributo massimo di 3.000 e 800 euro.

Attualmente sul mercato del credito al consumo italiano praticamente non esistono prestiti e finanziamenti finalizzati all’acquisto di un’auto ecologica. Una delle poche eccezioni in tal senso è rappresentata da Tuttofare NATURA di Consum.it, la società finanziaria del Gruppo Montepaschi. Infatti questo prestito può essere richiesto esplicitamente per l’acquisto di auto ibride, oltre che per la realizzazione di progetti che abbiano un impatto positivo sull’ambiente, come l’installazione di impianti fotovoltaici, solari termici e con energie rinnovabili o interventi su un immobile volti al risparmio energetico.
Se dovessero essere approvati gli eco-incentivi a favore delle auto elettriche e a bassa emissione di CO2, non è da escludere che banche e società finanziare possano iniziare a offrire prestiti e finanziamenti rivolti proprio all’acquisto di questa tipologia di automobili.


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Alessandro
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