Dopo qualche mese di stabilità il livello di fiducia degli italiani fa registrare un leggero calo, così come rilevato dall’Osservatorio Findomestic di Novembre 2014. Il dato, che nel mese di Agosto 2014 aveva toccato quota 3,53 punti (ricordiamo che la scala va da 0 a 10 ed ha la propria soglia positiva a 7 punti) e a Settembre 2014 era invece a quota 3,54, scende nel mese di Ottobre 2014 a quota 3,45, dato in calo seppur non troppo marcato rispetto ai due mesi precedenti.
Ricordiamo come tutti i mesi che l’Osservatorio Findomestic è uno strumento di indagine statistica molto noto e soprattutto affidabile che la società finanziaria del Gruppo BNP Paribas aggiorna regolarmente ogni mese dopo aver effettuato un’attenta analisi dei mercati dei beni di consumo e dei comportamenti dei consumatori italiani, avvalendosi dei dati rilevati da primari istituti di ricerca, sia italiani che stranieri.
A seguito di queste analisi l’Osservatorio Findomestic evidenzia anche un calo abbastanza sostenuto per quello che riguarda la propensione al risparmio delle famiglie italiane, con una percentuale dei consumatori che crede di poter incrementare i propri risparmi nel corso dei prossimi 12 mesi scesa dal 15,5% al 14,2% del mese precedente, trend che dopo tanti mesi di disaccordo è invece in linea con quello relativo alla fiducia dei consumatori.
A Novembre 2014 l’Osservatorio Findomestic ha analizzato invece la propensione al sacrificio degli italiani per consentire il rilancio del nostro paese.
Dato la situazione di crisi perdurante è solo del 38% la quota di Italiani compresi tra i 18 e i 64 anni che si dichiarano disposti a sacrificarsi in prima persona per aiutare concretamente la nazione a risollevarsi. I sacrifici che gli italiani sarebbero meno disposti ad affrontare riguardano il welfare state (78%) e più in particolare la riduzione dell’assistenza sanitaria pubblica (46%) e delle pensioni, con un aumento ulteriore dell’età pensionabile (37%). Segue il mondo del lavoro(70%) con particolare criticità intravista nella riduzione di stipendi e detrazioni (50%).
Infine viene giudicata in maniera abbastanza positiva la liberalizzazione del mercato del lavoro, a patto che contenga una maggiore flessibilità sia in entrata sia uscita.
Per quanto riguarda le previsioni d’acquisto di beni a tre mesi una leggera crescita interessa la categoria degli elettrodomestici bruni (dal 22,0% al 22,2%) e continuano a salire anche i piccoli elettrodomestici che vanno da quota 26,6% fino al 27,6%. Ad interrompere il quadro positivo di questo mese ci pensano invece gli elettrodomestici bianchi che passano dal 15,2% del mese precedente al 14,8%.
Telefonia e fotocamere/videocamere crescono entrambi, con i primi che salgono dal 19,8% al 21,2% ed i secondi che crescono in maniera più contenuta dal 13,1% al 13,3%. In salita anche i tablet da quota 12,7% al 13,5% mentre i Personal computer/accessori crescono al 20,7 dal 18,5% della precedente rilevazione.
Riprende, seppur parzialmente, la crescita del mondo automotive con il settore delle auto nuove che sale al 9,1% rispetto allo scorso mese in cui era sceso fino a quota 8,5%, mentre le auto usate da quota 7,0% calano fino al 6,6%. Cala anche il dato relativo a motoveicoli e scooter dal 5,6% dello scorso mese fino al 5,4%.
I dati relativi alle intenzioni di acquisto di mobili, case e ristrutturazioni registrano invece percentuali rispettivamente del 17,3% (dal 17,0%), 4,8% (stabile) e 9,8% (dal 9,9%) dati quindi ancora una volta non negativi per questi settori di fondamentale importanza per l’economia italiana.
I dati forniti dall’Osservatorio Findomestic di Novembre 2014 indicano invece, come è ovvio in questo periodo dell’anno, un ulteriore calo nelle previsioni di acquisto di viaggi e vacanze (dal 30,4% al 27,2%). Tornano invece a calare gli articoli di abbigliamento sportivo passando dal 22,5% della precedente rilevazione al 21,7%. Saldo positivo invece per quanto riguarda il livello di interesse per l’acquisto di attrezzature il fai-da-te, con un dato del 26,2% rispetto al 26,0% del mese precedente.
Per chiudere cititamo anche rilevazione sull’efficienza energetica, introdotta nei mesi scorsi, con l’8,1% dei consumatori che si dice interessato ad acquistare nuovi serramenti ed infissi (dall’8,4%) ed il 3,7% pronto ad installare un impianto fotovoltaico in forte calo dal 4,4% del mese scorso.
L’interesse per l’acquisto di una stufa scende dall’8,4% all’8,1% mentre gli interessati all’installazione di un impianto solare calano dal 3,8% del mese precedente al 3,5%.
Fonte dati: www.osservatoriofindomestic.it
Data articolo: 24/11/2014
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