In chiusura di mese spostiamo come sempre la nostra attenzione dalle offerte su prestiti e finanziamenti per andare a vedere insieme le rilevazioni efffettuate dall’Osservatorio Findomestic di Findomestic Banca, a proposito della condizione economica del nostro paese. Dopo qualche mese di crescita il dato riferito alla soddisfazione degli intervistati circa la propria situazione economica subisce un calo, passando dal 4,68% al 4,65% così come in discesa il “sentiment” degli italini per quello che riguarda le condizioni economiche della nostra nazione, con un valore che dal 3,80% scende al 3,61%.
Ricordiamo come ogni mese che le analisi dell’Osservatorio Findomestic vengono realizzate anche utilizzando i dati provenienti da istituti di ricerca italiani e stranieri, in modo da poter avere una visione a 360° della situazione generale ed economica dell’Italia per poter fornire un quadro preciso e puntuale dello stato d’animo e delle prospettive dei nostri connazionali.
Come ogni mese l’Osservatorio Findomestic concentra la propria analisi su un argomento specifico di interesse generale, andando questa volta a indagare il rapporto tra gli italiani e l’automobile.
Sarà ancora uno status symbol irrinunciabile o con il passare degli anni avrà perso un po’ del proprio fascino?
E senza troppe sorprese si conferma l’importanza capitale che hanno le automobili per i nostri connazionali, con il 69% che utilizza la propria vettura privata per effettuare gli spostamenti. Una percentuale così alta è giustificata dalla poca fiducia riposta dagli italiani nelle alternative, dato che 3 su 4 sarebbero disposti a lasciarla per soluzioni differenti, come mezzi pubblici efficenti (52%), maggior sicurezza utilizzando la bicicletta (15%) e maggior comodità e praticità delle varie soluzioni di mobilità condivisa.
Per quanto riguarda quest’ultimo “mondo” il 15% degli automobilisti ha sperimentato questa modalità di utilizzo dell’automobile, ma i vincoli principali che ne frenano l’utilizzo sono legati all’indisponibilità di veicoli vicino alla propria abitazione (33%), i costi troppo alti (24%) e il vincolo dato dalla mancata possibilità di spostarsi tra comuni differenti (17%).
L’innovativa applicazione Uber, ormai colosso di livello mondiale, è stata provata dal 9% degli italiani nella fascia di età 18-64 anni e da ben il 17% restringendo il campo alla fascia d’età 18-34 anni.
Andiamo come sempre a concludere il nostro resoconto mensile guardando le previsioni d’acquisto di beni a tre mesi, che virano decisamente in negativo dopo uno scorso mese praticamente perfetto, iniziando ancora una volta con gli elettrodomestici bruni che resistono, passando dal 21,4% del mese passato fino al 21,5%, mentre i grandi elettrodomestici dal 21,9% passano al 21,8% con un calo quasi impercettibile. Calo più marcato invece per i piccoli elettrodomestici che dal 35,8% scendono al 35,3%.
Profondo rosso invece per quello che riguarda il mondo della telefonia e dei personal computer/accessori con i primi che dal 27,6% calano fino al 27,2%, e i PC che dal 24,0% scendono al 23,3%. Negative questo mese anche le previsioni di acquisto dei tablet, dal 14,9% al 14,5%, e quelle relative a fotocamere/videocamere che dal 12,1% scendono all’11,3%.
Piuttosto negtivo anche il settore automotive, soprattutto a causa delle auto nuove che dal 13,5% scendono al 12,1%, mentre le auto usate salgono dal 9,1% fino al 9,5%. Negativo invece il mese di motoveicoli e scooter che dal 6,5% toccano quota 6,2%.
Molto negative le prospettive anche per mobili, case e ristrutturazioni con dati che si assestano al 22,8% (dal 23,2%), 7,7% (dall’8,5%) e 17,0% (dal 17,3%), quasi a voler cancellare il mese precedente che era stato totalmente positivo.
Come logico visto il periodo calano ancora viaggi e vacanze, dal 46,7% al 43,9%, mentre i dati riferiti agli articoli di abbigliamento sportivo passano dal 29,2% del mese precedente fino al 28,2%, così come scendono i dati riferiti alle previsioni di acquisto di attrezzature per il fai-da-te dal 29,8% al 28,7%.
Chiudiamo come sempre guardando il mondo dell’efficienza energetica, con serramenti e infissi che da 12,5,2% salgono fino al 12,8% mentre fanno un piccolo passo indietro gli impianti fotovoltaici, dal 4,8% salgono al 4,6%.
In calo anche, dall’8,6% all’8,4% l’interesse per acquistare stufe a pellet, mentre scendono dal 4,4% del mese passato al 4,1% gli impianti solari termici.
Fonte dati: www.osservatoriofindomestic.it
Data articolo: 29/11/2017
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