Il mese scorso si era interrotto il mini-trend di crescita che durava da due mesi e che, fortunatamente, riprende nell’ultima rilevazione dell’Osservatorio Findomestic di Settembre 2016. Questo dato che a Giungo 2016 aveva toccato quota 3,97 punti (ricordiamo che la scala va da 0 a 10 ed ha soglia positiva a 7 punti) e che a Luglio era sceso a 3,95%, torna a salire nel mese di Agosto arrivando fino a 4,07%, e superando finalmente dopo tanto tempo quota 4,00%.
Le analisi condotte dall’Osservatorio Findomestic consentono di comprendere più da vicino gli andamenti dell’economia reale italiana, anche grazie all’utilizzo dei dati forniti da istituti di ricerca nazionali e stranieri, che vanno a integrare e migliorare il lavoro svolto direttamente dall’Osservatorio.
Cresce questo mese anche il dato relativo alla soddisfazione degli italiani nei confronti della propria condizione economica, che dal 4,74% dell’ultima rilevazione sale fino al 4,85%, portando una boccata d’ossigeno dopo mesi di sofferenza..
Settembre è invece il mese del ritorno tra i banchi di scuola per milioni di studenti di tutte le età, e l’Osservatorio Findomestic non poteva non analizzare l’impatto di questo evento sulla situazione economica delle famiglie italiane.
Circa due famiglie su tre (68%) dovranno utilizzare il reddito per fronteggiare le spese scolastiche dei propri figli, mentre il restante 32% andrà a intaccare i propri risparmi o a richiedere aiuti esterni a parenti e amici, finanziamenti o, nel migliore dei casi, a borse di studio.
Ad avere il peso maggiore tra le voci di spesa sono senza dubbio i libri di testo/di lettura e i dizionari (68%), la cancelleria (43%) e i trasporti (26%). E per quanto riguarda la cancelleria il 42% degli italiani si affida ai prodotti meno costosi, il 32% si lascia guidare dai gusti dei propri figli e il 23% decide in base alla durata attesa dei vari prodotti.
Usato e online consentono di risparmiare, con i libri usati che vengono acquistati dal 56% degli intervistati, mentre quelli nuovi vengono comprati online dal 42% degli italiani, con un 31% che invece decide di acquistare online la cancelleria e, in particolar modo, gli zaini.
Spostando l’attenzione sulle previsioni d’acquisto di beni a tre mesi continua impetuosa la salita degli elettrodomestici bruni (dal 19,61% al 21,1%), mentre calano i piccoli elettrodomestici, dal 32,1% al 31,6% e gli elettrodomestici bianchi, dal 20,7% al 19,5%.
Ancora una volta in disaccordo i dati riferiti a telefonia e personal computer/accessori con i primi che crescono dal 22,6% al 23,6%, e PC e accessori che calano ancora, passando dal 22,0% al 21,0%. In discesa anche le intenzioni di acquisto dei tablet, che vanno dal 13,7% al 13,2% mentre le fotocamere/videocamere crescono dall’11,7% all’12,0%.
Contrastato anche il mercato automotive, con le auto nuove che interrompono subito la crescita dell’ultimo mese passando dall11,6% al 10,9%, mentre le auto usate dall’8,7% arrivano sino all’8,9%.Ulteriore caduta per i motoveicoli e scooter che dal 5,8% scendono al 5,6%.
Calo generalizzato per mobili, case e ristrutturazioni che registrano dati del 20,9% (dal 22,7%), 8,1% (dall’8,2%) e 16,0% (dal 16,1%), per un settore tanto importante quanto altalenante.
Come sempre accade in questo periodo dell’anno l’analisi dell’Osservatorio Findomestic di Settembre 2016 fa registrare un calo per il settore dei viaggi e vacanze (dal 52,2% al 49,5%), mentre cresce anche questo mese il comparto degli articoli di abbigliamento sportivo, dal 25,7% dello scorso mese fino al 26,0%, e con il settore delle attrezzature per il fai-da-te che invece registra un calo dal 29,3% al 29,0%.
Come sempre chiudiamo la nostra analisi guardando con attenzione i dati riferiti alla rilevazione sull’efficienza energetica con un calo dall’11,9% all’11,4% per gli italiani che desiderano comprare nuovi serramenti e infissi e un 5,5% che prevede di installare un impianto fotovoltaico, dato in crescita rispetto al 5,3% dello scorso mese.
Calano in maniera significativa, dall’8,7% al 7,7%, gli italiani intenzionati ad acquistare una stufa a pellet, mentre sono fermi al 5,0% i nostri connazionali decisi a dotarsi di un impianto solare termico.
Fonte dati: www.osservatoriofindomestic.it
Data articolo: 29/09/2016
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