Prestito-Personale.biz | Tutto su finanziamenti e prestiti personali online: confronto preventivi, calcolo rate, tempi erogazione, tan taeg/isc, documenti necessari

Prestiti e Bancarotta Individuale: una Nuova Legge Evita il Pignoramento

Arriva anche in Italia una legge che regola la bancarotta individuale. I termini sono ancora da definire, ma con l’approvazione del Consiglio dei Ministri di un nuovo disegno di legge volto a regolamentare la bancarotta individuale, i soggetti morosi, indebitati a causa di prestiti o mutui, avranno la possibilità di attuare una procedura di rientro dal debito tale da consentire loro di non ritrovarsi pignorati a vita e nell’impossibilità di ottenere credito al consumo.

Con questo nuovo disegno di legge, già definito “piano salva-famiglie”, il Governo Monti dimostra di essere molto sensibile nei confronti del problema dell’insostenibilità dei debiti con la quale sempre più italiani devono fare i conti, e fa il paio con il Dl 212/2011 relativo alla ristrutturazione del debito delle famiglie sovraindebitate, risalente allo scorso Dicembre.
Certo, in base al nuovo piano salva-famiglie, non tutti i soggetti morosi avranno la possibilità di evitare la bancarotta personale, perché altrimenti, come sottolineato dal Sottosegretario alla Giustizia e ideatore del disegno di legge, Andrea Zoppini: “…non vogliamo certo incoraggiare la corsa ai debiti. Non vogliamo neanche che una persona perda per sempre il diritto al consumo solo perché si è ammalata, ha divorziato o ha perso il posto di lavoro…”.
E proprio in queste ultime parole sono fondamentali: infatti la tutela garantita dal provvedimento che regolamenta la bancarotta individuale ci sarà solo nei confronti di debitori definiti “speciali”, ovvero di quei soggetti meritevoli, cioè che abbiano ottenuto un prestito, un finanziamento o un mutuo in linea con il reddito al momento della richiesta e quindi senza scopi fraudolenti. Spetterà al Giudice incaricato il compito di stabilire il “merito” del moroso e guidarlo verso una ristrutturazione ragionata del debito contratto, evitando pignoramenti.
Uno dei casi tipici da tutelare è rappresentato da una ex moglie che riceve gli alimenti dal marito e si trova in difficoltà, oppure da un lavoratore che perde il posto di lavoro restando a lungo disoccupato. Non saranno invece tutelati, ad esempio, i soggetti che, avendo uno stipendio da impiegato, decidano di pagare a rate un bene di lusso (come una barca o una macchina sportiva), per poi rendersi conto che lo stesso è al di fuori della loro portata. In questo senso il Sottosegretario Zoppini è stato chiaro: “…Nessun aiuto ai furbi che hanno preso la Ferrari con uno stipendio da impiegato…”.

Da precisare che in questo disegno di legge non è prevista la cancellazione dei debiti che si potrebbero avere nei confronti dello Stato Italiano, ma solo la loro rateizzazione.

In base al Dl “salva-famiglie” sono due le vie che il consumatore oberato dai debiti può percorrere:

  1. la composizione
  2. la liquidazione

Nel caso della composizione, il soggetto indebitato può rivolgersi a consulenti gratuiti che fanno parte di “Organismi di composizione della crisi”. Tali consulenti dovranno guidare il moroso alla composizione – appunto – di un piano di ristrutturazione del debito, attraverso la definizione di un progetto, realistico e sostenibile, che preveda la possibilità di includere beni posseduti o che ci si aspetta di ricevere in eredità. A questo punto la parola passa al Giudice, che esamina il piano stilato, escludendo i rischi legati a possibili frodi, lo omologa e lo sottopone ai creditori. La procedura di omologazione evita che i beni possano essere pignorati al debitore.
Il moroso, rispettando il piano di ristrutturazione stabilito, si garantisce la cancellazione totale del debito, anche nel caso in cui i debitori abbiano recuperato solo una parte del dovuto.

La procedura di liquidazione è invece attuabile nel caso in cui il soggetto indebitato possegga molti beni immobili o di valore. In tale circostanza il Giudice può disporre la liquidazione di questi beni, operazione che avviene in forma gratuita e in tempi rapidi. Attraverso la liquidazione è prevista la cancellazione totale del debito anche qualora il debitore non dovesse riuscire a saldare completamente lo stesso: la restante parte resta non riscuotibile e l’ex moroso può richiedere nuovi prestiti, finanziamenti o mutui.

Attraverso questo disegno di legge l’Italia regolamenta così i casi di bancarotta individuale e, all’interno dell’Unione Europea, lascia la sola Ungheria nella scomoda posizione di non avere una legge a tutela del sovraindebitamento individuale e volta a evitare il pignoramento a vita dei soggetti morosi.
Il problema del “rosso” in banca non è certo poco diffuso in Italia, dato che interessa il 27,7% delle famiglie e quindi una legge che tuteli questo tipo di circostanza, scongiurando così anche possibili fenomeni legati all’usura, è senza dubbio molto positiva, evitando la “morte civile” di coloro che contraggono debiti e si ritrovano a non essere più in grado rimborsarli a causa di circostanze imprevedibili.


Confronta le condizioni dei prestiti personali recensiti in un batter d’occhio riassunte in una comoda tabella interattiva di confronto prestiti qui.
Calcola un preventivo per il tuo prestito personale, confronta le offerte di 15 Istituti di credito italiani a ESCLUSIVE condizioni vantaggiose (fino a 60.000 euro in 120 rate mensili a tasso fisso) e richiedilo DIRETTAMENTE ONLINE. Come? Grazie allo strumento di confronto e calcolo prestiti qui, messo a disposizione dal nostro partner.
Alessandro
Exit mobile version