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Prestiti “Facili” BCE: la Germania Non Ci Sta

Attraverso un comunicato stampa diffuso lo scorso 22 Giugno la Banca Centrale Europea ha annunciato l’attuazione di ulteriori misure per migliorare l’accesso delle banche europee alle operazioni dell’Eurosistema, in modo da garantire maggior sostegno all’offerta del credito per famiglie e società non finanziarie.

Per farlo, il Consiglio Direttivo dell’istituto bancario presieduto da Mario Draghi ha abbassato la soglia di rating, ovvero i requisiti di ammissibilità, di alcuni ABS, acronimo di Asset-Backed Securities, che in italiano può essere tradotto come “Obbligazioni Garantite da Attività”.
Per quanti non ne fossero a conoscenza, il meccanismo degli ABS è semplice: i soldi relativi ai prestiti erogati in passato dalle banche figurano nel bilancio, solitamente in attesa di rimborso da parte di chi ha usufruito del finanziamento. Tuttavia gli istituti di credito possono decidere di non attendere il rimborso ed emettere obbligazioni che includano tali attività e venderle a privati o a fondi. In questo modo c’è un rientro immediato del capitale del prestito, che dà alla banca la possibilità di espandere immediatamente le proprie attività. Solitamente i prestiti che vengono compresi in numero maggiore nelle operazioni connesse all’emissione di ABS sono i mutui immobiliari, i finanziamenti per l’acquisto di automobili e quelli relativi all’utilizzo delle carte dei credito.

Fatta questa precisazione, il Consiglio Direttivo della BCE, abbassando il rating per alcuni ABS, ha inteso dare un’importante spinta alle misure volte all’aumento della disponibilità delle garanzie sugli stessi, inaugurate lo scorso 8 Dicembre 2011 con la decisione di diversificare la natura dei titoli che le banche possono usare come garanzia nelle aste di rifinanziamento. In quell’occasione fu stabilito che gli istituti di credito, oltre ai titoli già ammessi in precedenza, avrebbero potuto presentare come garanzia anche titoli cartolarizzati con rating “A” che hanno come sottostante mutui ipotecari e prestiti a Piccole e Medie Imprese (PMI).
Per la precisione l’Eurosistema riterrà ammissibili:

Le modifiche ai requisiti di ammissibilità degli ABS – si legge nel comunicato della BCE –  diventeranno effettive con la pubblicazione del relativo atto giuridico. Prima, precisamente il 28 Giugno 2012, verranno  stabiliti ulteriori criteri di ammissibilità relativi agli ABS.

Attraverso queste nuove misure la Banca Centrale Europea ha inteso rendere meno rigidi i criteri per la valutazione dei collaterali richiesti alle banche in cambio di fondi. Il tentativo è anche quello di allentare la stretta sul credito che da tempo sta caratterizzando i comportamenti delle banche commerciali nel concedere prestiti alle famiglie e alle PMI.
Tuttavia la possibilità per le banche di ottenere fondi dalla BCE praticamente dando in garanzia i prestiti che gli istituti di credito hanno erogato per l’acquisto di immobili, automobili e beni/servizi relativi al credito al consumo non ha trovato d’accordo i vertici della Bundesbank, la banca centrale tedesca, preoccupati per l’allentamento dei criteri di valutazione degli ABS.
Secondo quanto riportato da Repubblica.it, il timore dei tedeschi è quello che in questo modo si metta in atto un “credito facile”, considerando anche le difficoltà nello stabilire con precisione la solidità finanziaria di chi ha ricevuto i prestiti, ovvero i consumatori e le Piccole e Medie Imprese.

Le preoccupazioni della Bundesbank sono certamente condivisibili, soprattutto alla luce di quanto avvenuto negli Stati Uniti nel recente passato, ma è altrettanto innegabile che occorrono misure per far ripartire l’economia europea e allentare il credit crunch, ovvero la stretta sul credito, che rischia di paralizzare l’intero sistema del Vecchio Continente. Se non si prendono rapidamente misure per favorire la ripresa dei consumi diventa difficile pensare di uscire dalla crisi, e le banche, che concedendo credito alimentano la catena dei consumi e sostengono le attività delle PMI, sono al centro dell’intero sistema.
Sarà interessante valutare i vantaggi che questa decisione comporterà per consumatori e Piccole e Medie Imprese: le banche allenteranno davvero la stretta sul credito alla luce dei continui aiuti che stanno ricevendo dalla BCE?

Data articolo: 26/06/2012


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Alessandro
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