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Prestiti Ristrutturazioni: un Aiuto dal Decreto Sviluppo?

Con il Decreto Sviluppo approvato lo scorso 15 Giugno dal Consiglio dei Ministri sono stati approvati due provvedimenti che potrebbero contribuire a rilanciare anche il settore dei prestiti destinati alle ristrutturazioni edilizie e quello dei finanziamenti per i lavori di riqualificazione e miglioramento dell’efficienza energetica.

Infatti, come annunciato dal Ministro dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti, Corrado Passera, sono state portate al 50% le detrazioni fiscali relative al bonus Irpef previsto per le ristrutturazioni edilizie realizzate entro il 30 Giugno 2013. Stesso data di scadenza, e stessa aliquota di detrazione fiscale, per i lavori di riqualificazione energetica effettuati a partire dal 1° Gennaio 2013 e fino al 30 Giugno dello stesso anno.
I due provvedimenti sono contenuti nel punto 2 del pacchetto di misure urgenti e strutturali per la crescita sostenibile approvato venerdì scorso, recante il titolo “Misure a favore della casa e delle famiglie”. Il punto “a” è quello riguardante le “Agevolazioni fiscali per lavori di ristrutturazione”, mentre il punto “b” è relativo alle “Agevolazioni fiscali per interventi di riqualificazione energetica”.

Analizzando nello specifico quanto stabilito con il Decreto Sviluppo, le detrazioni Irpef al 50% richiedibili per i lavori di ristrutturazione rappresentano un notevole miglioramento rispetto all’aliquota in vigore precedentemente, che era del 36%. Inoltre il Consiglio dei Ministri ha approvato anche l’innalzamento del tetto massimo di spesa per le ristrutturazioni, che risulta addirittura raddoppiato, essendo passato dai precedenti 48.000 € agli attuali 96.000 €. Salvo casi particolari la detrazione d’imposta viene spalmata su 10 anni.
La detrazione del 50% riguardante le opere di riqualificazione energetica degli edifici rappresenta invece un abbassamento rispetto all’aliquota del 55% in vigore per lavori eseguiti entro il 31 Dicembre 2012, ma un incentivo se si considera la proroga di 6 mesi della detrazione stessa, che verrà applicata per lavori effettuati entro il 30 Giugno 2013. Anche in questo caso il bonus Irpef viene ripartito in 10 anni.

Va sottolineato che alcune associazioni ambientaliste, con Legambiente su tutte, hanno già fatto sapere che trovano ingiusto mettere sullo stesso piano interventi innovativi e rispettosi dei principi di tutela ambientale e riduzione dei consumi energetici con quelli messi in atto attraverso ristrutturazioni generiche, come è stato fatto stabilendo una detrazione d’imposta del 50% in entrambi i casi. La stessa Legambiente è stata molto critica anche nei confronti di un altro punto del Decreto Sviluppo, il “Piano nazionale per le città”, relativo alla riqualificazione delle aree urbane degradate e allo sviluppo delle città in genere, pensato per coordinare vari interventi per la creazione di nuove infrastrutture nelle aree urbane, alla costruzione di parcheggi, alloggi e scuole e alla riqualificazione urbana. Secondo l’associazione ambientalista non è accettabile non aver indicato tra gli obiettivi di questi interventi l’innovazione, la qualità e la trasparenza, per favorire l’edilizia a consumi zero e la trasparenza nei concorsi per la realizzazione delle opere.

Sia nel caso dei lavori di ristrutturazione edilizia che in quello delle opere di riqualificazione energetica degli edifici, per aver diritto al bonus fiscale del 50% o del 55% occorre rispettare alcune regole. Infatti i richiedenti devono:

  1. pagare le spese relative sempre attraverso bonifico bancario, che rappresenta il metodo migliore per documentare la data dei pagamenti effettuati
  2. conservare le fatture che riguardano le opere per le quali si richiede la detrazione

Va inoltre precisato che le richieste di agevolazione fiscale possono essere inoltrate:

  1. dai proprietari di un immobile
  2. dagli inquilini residenti
  3. da parenti dei proprietari di un immobile

Come riferito, la detrazione viene spalmata al massimo in 10 anni, salvo due casi specifici che riguardano l’età anagrafica del contribuente che richiede il bonus fiscale. Infatti nel caso di soggetti di età compresa tra i 75 e gli 80 anni la detrazione può essere ripartita in 5 anni, mentre per coloro che hanno più di 80 anni i tempi per il godimento si accorciano a 3 anni.

E’ molto probabile che i provvedimenti indicati nel Decreto Sviluppo possano dare un certo impulso anche al settore dei prestiti e dei finanziamenti destinati ai lavori di ristrutturazione edilizia e a quelli relativi al miglioramento dell’efficienza energetica e del risparmio energetico degli edifici.
I prestiti richiedibili per lavori di ristrutturazione possono essere erogati sia da banche che da società finanziarie. Ad esempio UniCredit mette a disposizione due finanziamenti, CreditMini Casa e CreditMaxi Casa, attraverso i quali richiedere rispettivamente fino a 5.000 e fino a 100.000 euro, restituibili in massimo 36 e 120 mesi. Agos Ducato prevede la possibilità di richiedere prestiti flessibili fino a 30.000 €, rimborsabili in 120 mesi al massimo, destinati alla ristrutturazione della casa o anche all’acquisto di mobili e arredamento. Grazie a ProntoTuo Casa di Consel per richieste di 30.000 € il rimborso può avvenire in 120 mesi al massimo.
Discorso analogo anche per quanto riguarda i finanziamenti erogati con finalità inerenti le opere di riqualificazione energetica. Restando nell’ambito dei prestiti bancari la Banca Popolare di Sondrio mette a disposizione dei clienti SAVEnergy Plus, grazie al quale richiedere fino a 150.000 €, da rimborsare in 120 rate al massimo. Volendo aumentare la durata del piano di ammortamento si può guardare a Tuttofare NATURA di Consum.it, che consente una restituzione fino 156 mesi (13 anni) per richieste da 60.000 € al massimo. Grazie a CreditExpress Energia di UniCredit la restituzione di importi fino a 100.000 € può avvenire al massimo in 120 mesi. Ricordiamo infine il prestito BNL Energia XL 180, grazie al quale 100.000 € possono essere restituiti in 181 mesi.
Se volete approfondirne la conoscenza, trovate tutte le schede di analisi dei prestiti indicati su Prestito-Personale.biz. Buon confronto!

Data articolo: 19/06/2012


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Alessandro
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