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Prestito senza busta paga e per lavoratori precari: come richiederlo e a chi rivolgersi

E’ possibile ottenere un prestito personale senza busta paga o se si è lavoratori precari? La risposta è sì, ma le strade da percorrere presso banche e società finanziarie sono diverse, a seconda delle situazioni individuali.
Vi forniamo una serie di indicazioni e consigli per capire come un disoccupato o un lavoratore assunto con contratto a tempo determinato (ex Co.Co.Co. o Co.Co.Pro.) possa ottenere nel 2017 un finanziamento anche senza la garanzia di un posto di lavoro fisso o di uno stipendio mensile.

E’ risaputo che, nella maggior parte dei casi, per richiedere un prestito per qualsiasi finalità serve poter dimostrare di avere un reddito costante, tanto che banche e finanziarie chiedono la documentazione relativa alle ultime buste paga percepite tra i documenti base da presentare al momento dell’istruttoria della pratica.

Non potendo fornire questo tipo di garanzia, un lavoratore a progetto, a tempo determinato o in una situazione precaria di lavoro ha comunque la possibilità di ottenere liquidità per le esigenze quotidiane o per qualsiasi altra finalità.

Si tenga presente che, in linea generale, gli importi erogati a soggetti senza busta paga o lavoratori precari difficilmente superano i 10.000,00 euro, anche se ogni richiesta fa storia a sé.
Inoltre, la durata massima del piano di ammortamento risulterà essere inferiore rispetto a un normale finanziamento, per cui si parla di prestiti rapidi o piccoli prestiti. In caso di richiedenti con contratto a tempo determinato il limite massimo potrebbe essere calcolato in base alla scadenza del rapporto di lavoro. Negli altri casi difficilmente si potrà andare oltre i 60 mesi.

Ecco quindi che le alternative che si possono vagliare per inoltrare le richieste a banche o finanziarie sono cinque, elencate di seguito in ordine di probabilità che il prestito personale venga concesso e di rischi che la soluzione indicata comporta per richiedente e istituto erogante.
Nel caso in cui non si riuscisse ad ottenere un finanziamento in alcuno dei modi indicati, l’ultima spiaggia resta quella del credito revolving, ovvero “ricaricabile”, che comporta la richiesta di una carta di credito revolving. Attenzione però che, in assoluto, si tratta del metodo più costoso per ottenere soldi in prestito, per quanto possano esserci anche vantaggi, connessi a particolari funzionalità delle carte di credito emesse, come nel caso di Carta Nova di Findomestic Banca.

PRESTITO GARANTITO DA BENI MOBILI

Un lavoratore precario o senza busta paga può ottenere abbastanza facilmente un finanziamento se possiede dei beni mobili vendibili con facilità, vale a dire obbligazioni, azioni o titoli di stato.
Banche e finanziarie considerano infatti questi beni alla stessa stregua di denaro contante e quindi ottenere un prestito senza busta paga fornendo questo tipo di garanzia è molto probabile perché poco rischioso per chi lo eroga. Ci si potrebbe chiedere perché un soggetto che possiede beni mobili non utilizzi il ricavato della loro vendita per ottenere liquidità invece di ricorrere a un finanziamento, con tutti i rischi e le pratiche da sbrigare annessi. La risposta è semplice e duplice: i beni mobili, in particolare obbligazioni e titoli di stato, spesso garantiscono un rendimento e a volte può essere poco conveniente liquidarli spinti dal’emergenza, perché potrebbero avere un prezzo inferiore rispetto a quello al quale sono stati acquistati.

PRESTITO CON UN TERZO SOGGETTO GARANTE

Avere una persona, con reddito fisso o dimostrabile, che faccia da garante/fideiussore è una soluzione ampiamente accettata da banche e finanziarie per chi richiedere un finanziamento anche senza essere assunto a tempo indeterminato o risultare disoccupato.
In questo caso si sottoscriverà un contratto coobbligato, ovvero con un terzo soggetto cointestatario che dovrà assumersi il rischio di rimborsare le rate nel caso in cui non fosse in grado di farlo il richiedente originario. Per gli istituti eroganti non fa differenza che a rimborsare sia il soggetto che necessita di soldi o un altro: l’importante è che qualcuno si faccia carico del rimborso.
Un tipico caso è quello del genitore che garantisce per il figlio.

PRESTITO CON L’AFFITTO DI UN IMMOBILE A GARANZIA

Possedere un immobile di proprietà, che costituisca anche fonte di reddito e rendita grazie al fatto di percepire un affitto avendolo dato in locazione, incrementa notevolmente le possibilità di ottenere un prestito senza busta paga.
Sarà sufficiente presentare all’istituto erogante la prova del possesso della proprietà dell’immobile e gli ultimi affitti incassati per poter ottenere un piccolo finanziamento. Naturalmente il contratto di affitto deve essere regolarmente registrato.
Come intuibile, il rischio legato a questo tipo di garanzia è legato al fatto che l’inquilino affittuario possa smettere di pagare con regolarità o rescindere il contratto. Non ci sono invece rischi di perdita di proprietà dell’immobile, dal momento che non lo si è dato in garanzia.

PRESTITO CON IMMOBILE COME GARANZIA (MUTUO LIQUIDITA’)

Garantirsi un prestito personale grazie alla proprietà di un immobile è una soluzione rischiosa, sia per il richiedente che per banche e società finanziarie, ma efficace.
Porre a garanzia della restituzione dei soldi ottenuti in prestito un immobile fa rientrare questo tipo di finanziamento nella categoria dei mutui liquidità, dato che lo stabile sarà soggetto a ipoteca.
In caso di difficoltà nel rimborso delle rate, il rischio per il richiedente è quello di perdere la proprietà dell’abitazione in favore del soggetto erogante, venendo sfrattato nel caso si tratti di una prima casa. Gli istituti eroganti, dal canto loro, dovranno far fronte alle spese connesse e alle lungaggini burocratiche connesse a un eventuale sfratto e vendita all’asta dell’immobile.

PRESTITO SULLA FIDUCIA

Ottenere un prestito sulla fiducia per chi è senza busta paga o è un lavoratore precario significa sostanzialmente confidare nel rapporto che può essersi costruito nel tempo con il personale – meglio se con il direttore – della banca presso la quale si possiede un conto corrente.
In considerazione della fiducia maturata e dei versamenti effettuati nel corso degli anni precedenti, la banca potrebbe erogare il prestito personale senza richiedere garanzie. In questi casi, però, è molto probabile che si tratterebbe di importi contenuti e che venga richiesta la finalità del finanziamento.
In assoluto, non essendoci alcun tipo di garanzia da parte del cliente, questa forma di prestito senza busta paga è la più rischiosa per l’istituto di credito e quindi la meno probabile che venga concessa.

OCCHIO ALLE TRUFFE!

Un particolare avvertimento per tutti coloro che si trovano nella necessità di chiedere un finanziamento essendo disoccupati o svolgendo un lavoro in nero: affidatevi solo a banche e società finanziarie o agenzie conosciute e solide, come Agos Ducato, Findomestic Banca, Compass, UniCredit, Prestitalia e simili.
Diffidate assolutamente dagli agenti che promettono di farvi ottenere un prestito senza busta paga facendovi pagare in anticipo le spese di istruttoria della pratica: spesso (molto spesso) si finisce col perdere i soldi pagati per queste spese senza nemmeno poter richiedere il rimborso se il finanziamento non viene erogato.


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Alessandro
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