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Sicurezza Carte di Credito: Truffe in Calo ma Non Via Internet

Oggi usare una carta di credito per gli acquisti è più sicuro rispetto a qualche anno fa, grazie soprattutto ai progressi tecnologici che hanno consentito di aumentare la sicurezza delle transazioni con carte di pagamento, cioè con la cosiddetta “moneta di plastica”. I pagamenti meno sicuri restano quelli effettuati via Internet o altri canali che non prevedono l’utilizzo fisico delle carte. E’ questo quanto emerge dal “Primo rapporto della BCE sulle frodi relative alle carte di credito” diffuso dalla Banca Centrale Europea.

L’indagine è stata condotta dalla BCE stessa in collaborazione con le 17 Banche Centrali nazionali degli Stati facenti parte dell’Area Euro. E’ stato monitorato l’andamento delle frodi relative alle carte di pagamento (carte di credito e di debito) nei Paesi dell’Area SEPA (acronimo di Single Euro Payments Area, ndr), che include, oltre agli attuali 27  Stati dell’Unione Europea, anche Islanda, Liechtenstein, Principato di Monaco, Norvegia e Svizzera, per un totale di circa 458 milioni di cittadini. Il periodo al quale si riferiscono i rilevamenti riguarda quello compreso tra il 2007 e il 2010.

Proprio nel 2010 il totale delle frodi relative alle carte di credito è risultato essere di 1,26 miliardi di euro, dato che rappresenta un incremento minimo (+0,7%) dal 2007, ma un deciso decremento (-12,1%) rispetto al 2009. Interessante notare come, a fronte di un minimo aumento della percentuale di truffe, ci sia stato un notevole aumento del valore delle transazioni, essendo cresciuto del 5,1%, ovvero circa 3.000 miliardi di euro per anno.
Considerando invece la quota delle frodi in rapporto al totale delle transazioni, nel 2007 la percentuale era dello 0,045%, mentre nel 2010 dello 0,040%, dunque in diminuzione, dopo aver toccato il livello massimo nel 2009, quando la quota delle truffe ammontava allo 0,050% delle transazioni totali.
Complessivamente 12 carte di pagamento su 1.000 emesse nell’Area SEPA sono state usate in modo fraudolento.

Nel 2010 la metà delle frodi è stata messa in atto per transazioni nelle quali non è richiesto l’utilizzo fisico della carta, quindi via e-mail, telefono o Internet, mentre 1/3 ha riguardato truffe con POS (point-of-sale), ovvero i pagamenti presso gli esercizi commerciali, e 1/6 sono state messe a segno presso ATM (Automated Teller Machines), ovvero quelli che comunemente sono noti come “sportelli Bancomat”.
A rendere più sicure le transazioni effettuate presso POS e sportelli ATM è stata soprattutto l’evoluzione tecnologica rappresentata dalle carte con microchip, rispondenti allo standard EMV (Europay MasterCard Visa). Il microchip è infatti in grado di garantire una maggior sicurezza rispetto alla sola banda magnetica, sia per le infrastrutture tecnologiche che consentono le transazioni che per le carte fisiche, dal momento che clonare un chip elettronico ad alto contenuto tecnologico è molto complicato.
Proprio per il fatto che le transazioni attraverso e-mail, Internet o il telefono non prevedono l’utilizzo fisico della carta, le truffe sfruttando questi canali sono risultate in aumento. Infatti esse nel 2010 hanno rappresentato il 52% delle transazioni fraudolenti totali, mentre nel 2007 la quota era del 47%, e anche l’ammontare assoluto è cresciuto, essendo passato dai 571 milioni di euro del 2007 ai 648 milioni di euro del 2010, con un picco di 684 milioni di euro nel 2009.
Da notare che, nel totale dei pagamenti effettuati in assenza della carta fisica, il 74% è stato effettuato attraverso il canale on-line.
In relazione alle truffe perpetrate attraverso POS e ATM, in più del 90% dei casi sono state commesse utilizzando carte contraffatte, rubate o perse. Tra l’altro questo tipo di frodi avviene più comunemente in Paesi al di fuori dell’Area SEPA.

Alla luce delle evidenze emerse nel “Primo rapporto della BCE sulle frodi relative alle carte di credito”, la soluzione per ridurre le truffe, comunque in diminuzione, è quella di aumentare le misure di prevenzione e gli standard internazionali di sicurezza, con particolare riguardo alle transazioni via Internet e a quelle transfrontaliere, che sono le più a rischio. A tal proposito si auspica una maggior diffusione dello standard EMV e di procedure di autenticazione rigide in combinazione con i sistemi di protezione 3D-Secure, ovvero quelli adottati sui circuiti internazionali Visa (verified by Visa) e MasterCard (SecureCode MasterCard).

 

Fonte dati: www.ecb.int

Data articolo: 27/07/2012


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Alessandro
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