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Terremoto Emilia Romagna: Prestiti Agevolati e Moratoria sui Mutui

Le banche italiane si muovono a sostegno di famiglie e imprese colpite dal terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna e la Lombardia il 20 Maggio 2012. Con un comunicato diffuso in data 25/05/2012, l’ABI ha fatto sapere che le banche italiane operanti sul territorio hanno messo a disposizione fondi per 800 milioni di euro, destinati a finanziamenti erogati a condizioni di favore, ai quali si aggiunge una moratoria sulle rate dei mutui in corso.

Per la precisione Giovanni Sabatini e Luca Lorenzi, rispettivamente Direttore Generale e Presidente della Commissione Regionale Emilia Romagna dell’Associazione Bancaria Italiana, hanno incontrato il Presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, per discutere delle iniziative da prendere per sostenere la ripresa sia per le famiglie che per le imprese operanti sul territorio colpito dal sisma.
Luca Lorenzi in merito ha fatto sapere che: “Si tratta di interventi che saranno pienamente operativi a brevissimo. Sono stati subito definiti e deliberati autonomamente dalle banche nell’immediatezza dell’emergenza”, mentre Giovanni Sabatini ha tenuto a precisare che: “L’industria bancaria sta facendo la sua parte per essere vicina a imprese e famiglie in questo momento di emergenza, mettendo subito a disposizione misure concrete. Confidiamo che questo grande impegno possa concorrere a risollevare la gente e il territorio in tempi brevi”.
Inoltre l’ABI si è messa a disposizione del Governo Monti per l’individuazione di iniziative necessarie alla ricostruzione.
L’impegno dell’Associazione Bancaria Italiana è andato anche oltre, dal momento che sono state invitate tutte le banche ad adottare, entro il 30 Giugno 2012, una misura di sospensione almeno fino alla fine del 2012 delle rate dei mutui garantiti da immobili residenziali, commerciali e industriali che si trovino nelle zone colpite dal terremoto e abbiano riportato danni, anche parziali. Istituti di credito e intermediari finanziari che abbiano intenzione di aderire all’invito dell’ABI dovranno farlo dandone comunicazione all’associazione stessa ma soprattutto specificando i dettagli dei provvedimenti di sospensione attraverso avvisi presso le filiali o sui siti Internet.
Nel concreto, famiglie e imprese interessate alla sospensione dei pagamenti dovranno presentare inizialmente solo un’autocertificazione dalla quale risulti il danno subito dall’immobile sul quale è acceso il finanziamento.

Dopo l’appello dell’ABI non sono tardate ad arrivare le prime iniziative a sostegno di imprese e famiglie da parte delle banche italiane. Solo per citare alcuni esempi, UniCredit ha già comunicato di aver reso disponibili 100 milioni di euro a favore delle popolazioni colpite dal sisma, a disposizione di privati e imprese nelle Province di Bologna, Ferrara, Mantova e Modena. Si tratta di un plafond per l’erogazione di finanziamenti a condizioni agevolate, senza spese di istruttoria e con valutazione della domanda che sarà velocizzata. Inoltre UniCredit ha deciso di concedere una moratoria fino a 12 mesi sulle rate dei mutui accesi su immobili danneggiati, valida sia per le famiglie che per le imprese e in caso attività lavorativa sospesa a causa degli eventi.




Banca Carige mette a disposizione 60 milioni di euro per privati cittadini e imprese che abbiano subito danni a seguito del terremoto verificatosi nella Pianura Padana. Si tratta di una somma destinata all’erogazione di finanziamenti a condizioni particolarmente favorevoli, senza spese di istruttoria e relative all’incasso delle rate. Inoltre Banca Carige pone un occhio di riguardo anche nei confronti dei terremotati che abbiano un mutuo o un finanziamento già in corso e che si trovino in difficoltà perché colpiti dal sisma. Per quanto riguarda i mutui ai privati la banca offre la sospensione del rimborso dell’intera rata del mutuo per almeno 12 mesi, con possibile proroga per altri 12 mesi e allungamento del piano di ammortamento per un periodo pari a quello della sospensione, senza che vengano applicati interessi di mora, commissioni o spese varie. Gli interessi maturati nel periodo di sospensione dovranno essere rimborsati a partire dal pagamento della prima rata successiva alla ripresa del rimborso con pagamenti periodici e per l’intera durata del mutuo.
Per i finanziamenti a medio e lungo termine in essere con le imprese, la banca offre al possibilità di sospendere il pagamento della quota capitale delle rate per 12 mesi, con possibile proroga per uno stesso periodo. Inoltre la sospensione del rimborso della quota capitale riguarda anche le operazioni di leasing immobiliare o mobiliare, per le quali durerà almeno 12 mesi, con possibile proroga per altri 12.
Anche Intesa SanPaolo, attraverso Carisbo e Banca CR Firenze, ovvero le banche del Gruppo che operano sul territorio colpito dal terremoto, si è mossa in favore di famiglie e imprese delle Province di Ferrara, Modena e Bologna. La banca ha messo a disposizione da subito un plafond di 50 milioni di euro per finanziare la ricostruzione degli edifici danneggiati e concesso una moratoria fino a 12 mesi sulle rate dei mutui accesi su immobili danneggiati dal sisma, a condizioni invariate. Inoltre saranno concesse linee di credito in conto corrente di durata massima 12 mesi per finanziare le spese d’emergenza, caratterizzate da istruttoria rapida (5 giorni lavorativi al massimo dalla presentazione di tutta la documentazione richiesta) e  con possibilità di conversione delle linee stesse in mutui a medio termine.
Insomma, tante iniziative degli istituti di credito italiani per favorire la rapida ripresa delle zone colpite dal terremoto dell’Emilia Romagna e Lombardia dello scorso 20 Maggio, destinate a moltiplicarsi dopo l’appello dell’ABI, sul cui sito Internet, raggiungibile all’indirizzo http://www.abi.it, sarà possibile verificare le banche che vi aderiranno.


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Alessandro
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