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Troppi Prestiti sono un Problema? Dal Governo un Aiuto alle Famiglie per Ristrutturare i Debiti

Con l’aggravarsi della crisi economica, che si traduce nella necessità di soldi liquidi a disposizione delle famiglie, in Italia come in altri Paesi si ricorre sempre più alla richiesta di prestiti nell’ambito del credito al consumo, anche se ottenerli sta diventando via via più difficile a causa della stretta sul credito da parte delle banche.

Il ricorso continuo a varie forme di finanziamento per far fronte alle spese quotidiane finisce (troppo) spesso per tradursi in un problema sempre più diffuso: il sovraindebitamento. Quando il peso dei prestiti personali e di altre forme di credito al consumo diventa insostenibile, è possibile in primo luogo ricorrere al consolidamento debiti, ovvero all’accorpamento di tutte le rate dei prestiti in corso in una sola rata di importo inferiore, che però si rivela essere uno strumento inadeguato nel caso in cui l’indebitamento raggiunga livelli elevati.

Per cercare di venire incontro alle esigenze dei soggetti, intesi come persone fisiche e anche piccole imprese, che non sono assoggettabili alla procedura concorsurale (procedura giudiziale alla quale sono sottoposte le imprese commerciali insolventi o in possesso dei requisiti dimensionali secondo quanto disposto dall’art.1, comma 2 della Legge Fallimentare, ndr), il Governo italiano, in data 22 Dicembre 2011, ha emanato il Decreto Legge n. 212, entrato in vigore il giorno successivo con pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale 297, recante il titolo “Disposizioni urgenti in materia di composizione delle crisi da sovraindebitamento e disciplina del processo civile”.

Senza addentrarci nell’analisi dettagliata del provvedimento, attraverso questo D.L. si è inteso scongiurare il rischio di “fallimento” cui molte famiglie italiane potrebbero andare incontro nel 2012, introducendo una speciale procedura da attuarsi nel caso in cui ci sia uno squilibrio duraturo tra le obbligazioni assunte dal soggetto debitore, ovvero colui che ha ottenuto un finanziamento, nei confronti dei creditori ai quali si è fatto ricorso per ottenere un prestito, e la disponibilità reale di mezzi per estinguere il debito contratto.
Tale procedura prevede che si giunga a un accordo per la ristrutturazione del debito con una proposta d’accordo da depositare presso il Tribunale del luogo di residenza del soggetto indebitato. Gli uffici giudiziari dovranno poi vigilare affinché vengano rispettati i termini dell’accordo. E’ prevista anche una sanzione per i soggetti coinvolti nella ristrutturazione che non prendano parte, senza un giustificato motivo, al procedimento di mediazione.
Il testo del Decreto Legge n. 212/2011 prevede la creazione di speciali organismi, composti da esperti competenti, il cui compito è quello di collaborare con le autorità giudiziarie per definire i termini dell’accordo tra il soggetto indebitato e i creditori. Ed è a questi organismi che i consumatori dovranno rivolgersi.
Ora il provvedimento, seguendo il normale iter cui sono sottoposti tutti i decreti-legge, pur essendo già entrato in vigore, per essere convertito in legge dovrà passare dall’approvazione delle Camere entro 60 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Coloro che fossero interessati possono leggere il testo integrale del D.L. n. 212/2011 qui.

Con tale iniziativa il Governo Monti ha quindi dimostrato di avere ben presente il problema dei troppi debiti contratti dalle famiglie italiane per reperire la liquidità necessaria alle spese quotidiane, cercando di fornire ai consumatori strumenti validi per ristrutturare i debiti contratti.

Il consiglio, comunque, è sempre quello di evitare di sovra indebitarsi, attraverso un’accurata analisi del rapporto rata-reddito, per cercare di arginare sul nascere eventuali problemi legati all’impossibilità di restituire il credito ottenuto. A tale scopo può essere di grande aiuto Monitorata (analizzato qui), strumento gratuito di valutazione della sostenibilità di un prestito personale, finanziamento finalizzato o un mutuo in considerazione di alcune variabili, da inserire in un apposito modulo in forma assolutamente anonima.

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Alessandro
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