Per farla breve, i clienti hanno comprato mobili presso Aiazzone, senza mai vederseli recapitare al domicilio. Molti degli acquirenti hanno deciso di avviare un finanziamento per pagare ratealmente il loro acquisto, con il risultato di aver pagato rate a vuoto, non avendo mai ricevuto la merce e non essendoci concrete prospettive di riceverla in futuro.
Tra le società finanziarie che, loro malgrado, si sono trovate coinvolte passivamente in questa truffa, ci sono anche Agos Ducato e Fiditalia, ma l’esposizione di queste due finanziarie è radicalmente diversa.
Infatti Agos Ducato, finanziaria di Crédit Agricole, ha proprio oggi comunicato di aver cessato già nel primo trimestre 2010 qualsiasi rapporto commerciale con Holding dell’Arredo, società del gruppo Aiazzone / Emmelunga coinvolta nella truffa. La finanziaria ha tenuto a precisare di avere solo circa una decina di pratiche legate alla mancata consegna di mobili. Tra l’altro la maggior parte di queste sono in fase di risoluzione e, anche per quelle non in tale situazione, Agos Ducato ha fatto sapere che rispetterà a pieno i diritti e le esigenze dei consumatori. Per questo motivo – si legge nella nota – la finanziaria di Crédit Agricole ha ritenuto di non dover partecipare all’incontro, tenutosi il 30 Marzo scorso presso l’Assofin (Associazione Italiana del Credito al Consumo e Immobiliare), tra aziende coinvolte nel fallimento e varie associazioni di consumatori.
Diversa la posizione di Fiditalia, finanziaria del Gruppo Société Générale, che ha in corso un numero di pratiche di finanziamento superiore rispetto ad Agos Ducato. Grazie anche all’intervento di molte associazioni di consumatori, e in particolare della Casa del Consumatore, Fiditalia si è già impegnata ad attuare una procedura semplificata per sospendere il pagamento delle rate dei finanziamenti riguardanti la merce di Aiazzone / Emmelunga, non chiarendo ancora la posizione riguardante il rimborso delle rate già pagate per mobili mai ricevuti.
Secondo il Codacons (Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell’Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori), in questi casi tutte le finanziarie coinvolte, in base al Codice del Consumo e a una direttiva dell’UE, devono sospendere immediatamente la richiesta di pagamento delle rate e provvedere alla restituzione delle rate già pagate.
Massimo Dona, Segretario Generale dell’UNC (Unione Nazionale Consumatori), parlando proprio del coinvolgimento di Fiditalia, ha dichiarato che la finanziaria deve rimborsare le rate già pagate dai clienti truffati da Aiazzone e non limitarsi a congelare i pagamenti. Eventualmente sarà la stessa finanziaria a rivalersi sui soggetti che hanno portato al fallimento di Aiazzone.
In ogni caso la vicenda è in continua evoluzione, per cui se fate parte dei consumatori truffati dopo aver comprato mobili presso negozi con marchio Aiazzone / Emmelunga e avete richiesto un finanziamento senza mai ricevere la merce in questione, il consiglio è quello di seguire i suggerimenti indicati sul sito Internet dell’associazione Casa del Consumatore, a partire dall’indirizzo http://www.casadelconsumatore.it .
Troverete di certo molti suggerimenti utili, a seconda dei diversi casi di finanziamento, e con un po’ di “nostalgia” possiamo dire: “Provare per credere!”, come faceva l’indimenticato Guido Angeli nello spot anni ’80 di Aiazzone.