Dopo qualche mese di crescita un brusco stop per il livello di fiducia degli italiani, che inverte quindi la rotta e segnala un drastico calo, così come analizzato dall’Osservatorio Findomestic di Febbraio 2016. Questo dato, che nel mese di Novembre 2015 era salito fino a quota 4,15 punti (la scala va da 0 a 10 con soglia positiva fissata a 7 punti), crescendo ulteriormente a Dicembre 2015 nel quale aveva toccato i 4,41 cala di oltre mezzo punto a Gennaio 2016, scivolando fino ad un dato di 3,82 punti, dato più basso dallo scorso Luglio 2015.
Tutti i mesi l’Osservatorio Findomestic effettua un’analisi molto approfondita del quadro sociale ed economico italiano, basandosi sulle proprie rilevazioni ed integrandole con i dati forniti dai maggiori istituti di ricerca nazionali e stranieri, riuscendo quindi a fotografare con precisione lo stato di salute e le tendenze future del nostro paese.
L’Osservatorio Findomestic non riporta invece questo mese il dato relativo alla propensione al risparmio delle famiglie italiane, staremo a vedere se questo interessante indicatore tornerà ad essere presente nell’analisi del prossimo mese.
L’argomento analizzato in profondità questo mese dall’Osservatorio Findomestic è invece quello relativo alle vacanze invernali degli italiani, con il 35,2% della popolazione tra 18 e 64 anni (quella considerata “attiva”) che si è concessa almeno qualche giorno di vacanza. Il 63,9% ha potuto godere di un periodo breve, compreso tra 2 e 5 giorni, mentre il 22,9% si è concessa un periodo più lungo, compreso tra 6 e 10 giorni di relax.
L’82% degli italiani è rimasto all’interno dei confini nazionali, dato facilmente spiegabile con la volontà di trascorrere le ferie natalizie insieme ai propri cari. Ed infatti il 44% dei vacanzieri ha alloggiato presso partenti, mentre il 34,3% ha preferito l’albergo ed un 15,7% che ha scelto una sistemazione meno costosa (ostello o B&B).
Gli attacchi terroristici che hanno funestato il 2015 hanno avuto un grande impatto sulle decisioni dei nostri connazionali, con il 32,1% degli intervistati che si è detto influenzato da questi avvenimenti nella pianificazione delle vacanze, sia per quanto riguarda la destinazione che per il mezzo di trasporto, con l’aereo che è percepito quale più pericoloso.
Dopo la consueta, interessante, analisi dell’Osservatorio Findomestic passiamo alle previsioni d’acquisto di beni a tre mesi per vedere come tornino a calare gli elettrodomestici bruni (dal 28,5% al 27,2%) mentre salgono ancora i piccoli elettrodomestici, dal 32,9% al 33,4% così come gli elettrodomestici bianchi, dal 22,5% al 23,4%.
Telefonia e personal computer/accessori fa registrare invece una lieve flessione per la prima categoria, dal 27,8% al 27,4%, mentre PC ed accessori salgono dal 24,4% al 25,3%. Cala il comparto dei tablet che scende dal 18,3% al 17,9% così come in discesa è il segmento delle fotocamere/videocamere, dal 17,6% al 15,7%.
Mese negativo per il mercato automotive, con le auto nuove che dopo il balzo del mese precedente scendono dal 17,8% al 16,0%, così come le auto usate che passano dall’8,6% all’8,3%. Completano il quadro negativo di questo mese i motoveicoli e scooter che dal 7,0% del mese precedente scendono fino al 6,4%.
Le previsioni di acquisto riferite a mobili, case e ristrutturazioni fanno segnalare invece dati del 21,5% (dal 20,2%), 7,2% (dal 7,0%) e 13,7% (dal 12,5%), per il secondo mese consecutivo a segno positivo di questi settori strategici per la nostra economia.
L’Osservatorio Findomestic di Febbraio 2016 riporta anche un’ulteriore crescita del settore viaggi e vacanze (dal 36,9% al 40,2%), così come riprendono a salire gli articoli di abbigliamento sportivo, dal 24,3% dello scorso mese al 25,2%, e continua a crescere il segmento delle attrezzature per il fai-da-te, dal 30,1% al 31,3%.
Terminiamo la panoramica di questo mese guardando i dati dell’Osservatorio Findomestic riferiti alla rilevazione sull’efficienza energetica che segnalano un 11,1% dei consumatori intenzionati a dotarsi di nuovi serramenti ed infissi (in leggera crescita dall’11,0% dello scorso mese) mentre il 5,5% è deciso ad installare un impianto fotovoltaico, in leggero calo dal 5,6% del mese precedente.
In salita, dall’8,7% al 9,0%, le intenzioni di acquisto di una stufa a pellet così come crescono le previsioni di acquisto di un impianto solare termico, dal 4,7% al 5,2%,
Fonte dati: www.osservatoriofindomestic.it
Data articolo: 26/02/2016
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