I prestiti per disabili sono particolari forme di finanziamento agevolato alle quali possono accedere i soggetti portatori di handicap che possano dimostrare attraverso un certificato il grado di disabilità riconosciuto loro. In generale si tratta di prestiti personali, aperture di credito in conto corrente o anche contributi a fondo perduto grazie ai quali ottenere importi a tassi (TAN e TAEG) agevolati e condizioni particolarmente vantaggiose, in modo da ridurre il costo totale del finanziamento.
Esistono vari canali di accesso ai prestiti per diversamente abili, dal momento che può trattarsi di finanziamenti che rientrano in particolari convenzioni sottoscritte tra un istituto di credito erogante da una parte e dall’altra lo Stato italiano o determinate associazioni che si occupano di far valere i diritti dei soggetti diversamente abili. In altri casi possono essere prestiti agevolati dedicati esclusivamente a chi è portatore di handicap erogati dalle banche a condizioni vantaggiose, anche in assenza di convenzioni.
Occorre poi tener presente che, di anno in anno, le leggi che regolano le convenzioni dedicate ai disabili possono presentare delle variazioni, anche significative, per cui le informazioni che trovate di seguito vanno prese facendo riferimento alla data di pubblicazione di questa analisi.
Le finalità per le quali questi finanziamenti per disabili vengono erogati sono molteplici. Fra le più comuni segnaliamo quelle per la realizzazione di opere per abbattimento delle barriere architettoniche, per l’acquisto di attrezzature medico-sanitarie e altri mezzi volti a fornire un aiuto concreto al disabile e ai suoi familiari, per acquistare automobili o altri mezzi di trasporto modificati appositamente per le esigenze di chi è portatore di handicap o per finanziare soggiorni in strutture specializzate nell’accoglienza e nell’assistenza dei disabili. Oltre a queste, si consideri anche il “semplice” sostegno economico al disabile o ai suoi familiari.
Prima di procedere all’analisi di alcuni prestiti per disabili richiedibili presso importanti banche italiane, segnaliamo che l’A.N.D.I. (Associazione Nazionale Disabili Italiani) ha in corso una serie di convenzioni con vari istituti di credito, volte a favorire l’accesso degli associati portatori di handicap che necessitino di finanziamenti. Secondo quanto indicato sul sito Internet dell’ANDI, attualmente sono attive convenzioni con Banca Intesa SanPaolo, per l’erogazione di prestiti personali con riduzione del tasso applicato e mutui con esenzione delle spese di istruttoria, con le banche del Gruppo UniCredit, per l’erogazione di finanziamenti agevolati attraverso prestiti CreditExpress, mutui ipotecari e scoperto di conto corrente, e Findomestic Banca, società finanziaria alla quale richiedere finanziamenti a condizioni agevolate per l’acquisto di protesi, ausili di vario genere, autovetture appositamente modificate e viaggi terapeutici.
Invitiamo comunque gli interessati a verificare la validità delle convenzioni ANDI visitando l’apposita sezione del sito http://www.disabilitaliani.org.
Per quanto riguarda i prestiti bancari destinati ai portatori di handicap può essere interessante esaminare quattro proposte di altrettante banche: UniCredit, Intesa SanPaolo, Banca Marche e Veneto Banca. Le indicazioni fornite possono essere utili per farsi un’opinione sulle proposte dei finanziamenti per disabili presenti sul mercato italiano, ma devono poi essere approfondite caso per caso rivolgendosi direttamente all’istituto di credito erogante.
Partiamo con il “Prestito della Speranza”, che può essere ottenuto, ad esempio, sia presso le filiali di Banca Intesa SanPaolo che quelle del Gruppo UniCredit e che rientra nell’iniziativa congiunta CEI – ABI a vantaggio di famiglie numerose o gravate da malattia o disabilità e siano in difficoltà economiche. Questi soggetti possono richiedere l’erogazione di finanziamenti a tasso agevolato, garantiti da un Fondo Straordinario specifico (consistenza di 30 milioni di euro e capacità di erogazione di finanziamenti fino a 120 milioni di euro, ndr).
Le condizioni generali sono state stabilite in base all’accordo del 23 Dicembre 2010 stretto tra la Conferenza Episcopale Italiana e l’Associazione Bancaria Italiana, basandosi sull’art. 111 del DL 141/2010.
Per quanto riguarda i privati, gli importi richiedibili possono arrivare fino a 6.000 € a nucleo familiare, con la garanzia dell’applicazione di un TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) mai superiore al 4%.
La restituzione della somma ottenuta avviene in base a un piano di ammortamento di durata massima 5 anni e che decorre trascorsi 12 mesi dall’approvazione della domanda.
Le domande vanno presentate presso la Caritas o all’Ufficio Diocesano incaricato (l’elenco è disponibile sul sito http://www.caritasitaliana.it), che si occupa di verificare i requisiti per la sostenibilità della richiesta e, in caso positivo, inoltra la pratica a uno degli istituti di credito convenzionati. La valutazione della banca avviene in 15 giorni, stesso tempo necessario all’erogazione del prestito in caso di approvazione della domanda.
Maggiori informazioni sul “Prestito della Speranza” sono reperibili sia sul sito http://www.abi.it che sul sito dedicato http://www.prestitodellasperanza.it .
Banca Marche propone un prestito personale per diversamente abili che può arrivare fino a 30.000 €, erogato a un tasso di interesse agevolato e condizioni molto vantaggiose. Una su tutte: non sono previste spese per l’istruttoria della pratica, particolare che incide sul valore del TAEG applicato.
L’importo erogato può essere restituito in 60 mesi al massimo e può essere utilizzato per l’acquisto di mezzi necessari al soggetto disabile richiedente, così come da definizione di “mezzi” ricavabile dalla normativa che il Ministero dell’Economia emana ogni anno, relativa agli oneri per i quali è riconosciuta la detrazione d’imposta.
Per individuare i soggetti portatori di handicap che possono accedere a questo prestito personale agevolato è necessario far riferimento all’art. 3 della Legge n. 104 del 5 Febbraio 1992.
Infine Veneto Banca mette a disposizione dei propri clienti il Finanziamento Aurora, prestito agevolato riservato alle persone diversamente abili e pensato specificamente per l’acquisto di automobili appositamente modificate, attrezzature mediche specifiche, hardware e software e soggiorni in strutture attrezzate e specializzate nell’assistenza a soggetti portatori di handicap.
L’importo richiedibile varia a seconda della finalità e può arrivare fino a 15.000 €, da restituire secondo un piano di ammortamento rateale la cui durata massima è di 5 anni.
Veneto Banca dà la possibilità al richiedente di scegliere se restituire il Finanziamento Aurora a tasso (TAN) fisso o variabile.
Questo prestito può essere ottenuto sia da un soggetto diversamente abile che da componenti della sua famiglia, purché risultanti sullo “Stato di Famiglia” e solo presentando apposita documentazione, anche autocertificata, che attesti la situazione di disabilità.
Ultimo Aggiornamento: Luglio 2017