Nel 2011 oltre 2 milioni di italiani hanno presentato una richiesta di consolidamento debiti, ma solo poco più di 170mila sono state accettate. E’ questo quanto emerge da un’indagine condotta da Prestiti.it, che fornisce anche ulteriori dati da analizzare, che nella loro globalità confermano l’urgenza della necessità al ricorso all’accorpamento delle rate dei vari prestiti in essere in periodi di particolari difficoltà economiche come quelli che si stanno vivendo con la crisi in atto.
Infatti ricorrere al consolidamento debiti diventa molto spesso un’esigenza imprescindibile, tanto da rappresentare circa l’11% delle richieste totali di prestiti.
Questa particolare forma di finanziamento consente di ridurre una rata unica le varie rate dei prestiti in corso presso banche o società finanziarie, ottenendo così vantaggi aggiuntivi che, brevemente, possono essere riassunti in:
- possibilità di ridurre le spese legate ai prestiti in essere: avere un solo referente significa evitare di dover pagare le commissioni di gestione della pratica, i bolli e altri oneri a più soggetti, con un risparmio spesso consistente
- possibilità di pagare una rata unica di importo spesso inferiore rispetto alla somma delle rate dei singoli prestiti: conseguenza diretta della revisione della durata del piano di ammortamento, dal momento che allungando i tempi di rimborso finisce per diminuire l’importo della rata
- possibilità di allungare la durata del piano di ammortamento: ottenendo, di fatto, un nuovo prestito è possibile negoziarne la restituzione in periodi di tempo maggiori rispetto a quelli stabiliti per i finanziamenti ottenuti in precedenza
- possibilità di ottenere liquidità aggiuntiva: vantaggio che può essere concesso in modo tale da permettere al richiedente di estinguere i debiti in essere presso altre banche o finanziarie e disporre di una somma di denaro aggiuntiva per far fronte a necessità immediate di soldi liquidi
- una sola scadenza per tutte le rate dei prestiti in corso: si può ridurre notevolmente il rischio di dimenticarsi delle varie scadenze mensili legate a più prestiti, dal momento che l’accorpamento in una rata unica comporta anche una solo scadenza di pagamento mensile da ricordare
L’indagine di Prestiti.it, basata sulle richieste di prestiti giunte al sito che permette di confrontare tra loro varie proposte presenti sul mercato del credito al consumo, ha messo in evidenza come gli importi medi richiesti per il consolidamento debiti siano piuttosto elevati: oltre 16.000 euro.
Non sorprende inoltre che coloro che richiedono un prestito per l’accorpamento delle rate lo facciano stabilendo tempi di rimborso piuttosto lunghi: 78 mesi.
L’inchiesta ha permesso di rilevare inoltre come sia abbastanza elevata anche l’età media dei richiedenti: 42 anni.
Nell’ambito del campione considerato, il 73% delle richieste proveniva da individui di sesso maschile.
Gli ultimi due dati permettono di fare una considerazione interessante, seppur poco sorprendente: sono i capi famiglia a ricorrere al consolidamento debiti per cercare di far fronte ai numerosi debiti contratti per affrontare la quotidianità.
I rilevamenti di Prestiti.it, basati sulle richieste di preventivo giunte negli ultimi 6 mesi e rivolte al consolidamento debiti, permettono di fare considerazioni importanti relativamente alla differenziazione regionale delle richieste stesse. Infatti la maggior parte sono giunte da regioni italiane in cui i clienti hanno maggior dimestichezza con i vari strumenti dedicati al credito al consumo, ricorrendo regolarmente alla richiesta di prestiti di vario genere per l’acquisto di beni e servizi. I primi 4 posti sono dunque occupati da richiedenti di Friuli-Venezia-Giulia (15,9% del totale), Marche (13,4%), Liguria (13,4%) ed Emilia-Romagna (13,2%).
Inoltre gli importi più elevati per consolidare i debiti vengono richiesti nelle regioni del centro-sud Italia, dove la crisi economica ha fatto – e sta facendo – sentire maggiormente il proprio peso: i richiedenti dell’Umbria hanno chiesto in media 18.000 euro, cifra superiore rispetto a quella dei calabresi (17.500 euro), al secondo posto di questa particolare graduatoria.
Va sottolineato come l’indagine non abbia potuto disporre dei dati provenienti da Valle d’Aosta e Molise, perlomeno in riferimento alle ultime 2 voci analizzate.
Ricordiamo che molte banche e società finanziarie permettono di richiedere prestiti destinati al consolidamento debiti attraverso prodotti specifici, come nel caso di Agos Ducato, IBL Banca con Saldarate, UniCredit con il prestito personale CreditExpress Compact o ConEtruria con Solo ConNoi, giusto per citare alcuni operatori ci certa affidabilità.
Il basso numero di richieste accettate (170mila su un totale di 2 milioni) dipende dal fatto che tutti gli operatori del mercato del credito al consumo pongono molta attenzione al momento di valutare la richiesta per un prestito rivolto al consolidamento debiti. Occorre infatti che chi richiede questo finanziamento sia identificabile come “buon pagatore”, dato il rischio che dovrà accollarsi chi concede questa particolare forma di prestito. Soggetti protestati o pignorati è praticamente impossibile che riescano ad ottenere l’accorpamento delle rate.