Uomo, poco più che quarantenne, alla ricerca di un finanziamento da 11.500. No, non è un annuncio di quelli che si trovano su giornali e siti Internet nelle pagine “Cerco e Offro”, ma il profilo stilato da Prestiti.it dell’italiano che richiede un prestito personale ai tempi della crisi economica.
Prestiti.it, sito sul quel è possibile confrontare diversi preventivi di prestiti, ha svolto un’indagine “sul campo”, con dati relativi a oltre 30.000 richieste di prestiti personali e finanziamenti, riferiti agli ultimi 6 mesi, dunque in piena crisi economica.
Quello che risulta evidente dai dati che troverete riportati di seguito è un calo dell’importo medio richiesto rispetto alla media dell’ultimo anno e uno spostamento delle finalità di richiesta, con circa 1/3 delle domande rivolte a ottenere liquidità, in modo da poter gestire con maggior tranquillità i soldi ottenuti a credito.
Secondo l’indagine di Prestiti.it la cifra media richiesta è 11.500 euro. Elevata, certo, ma inferiore ai 17.500 euro riferiti alla media degli ultimi 12 mesi.
Gli uomini, con il 72% delle richieste totali, chiedono più prestiti delle donne (28%).
L’età media del richiedente è di 41 anni.
Come riferito in precedenza, nell’analizzare le finalità dei finanziamenti, colpisce il fatto che il 33% delle domande sia rappresentato dai prestiti liquidità, che fino a un anno fa costituivano il 21,6% del totale. In netto calo i prestiti per l’acquisto di auto nuove, che passano dal 14,3% di 12 mesi fa al 7,8% attuale. Questo dato conferma le difficoltà del settore automotive e forse suggerisce che gli italiani, in tempi di crisi, se proprio si trovano nella necessità di acquistare un’automobile, preferiscono veicoli usati, visto che ben il 17,2% delle richieste totali hanno riguardato proprio quest’ultima finalità.
I prestiti per lavori di ristrutturazione casa si attestano al terzo posto, con il 12,2% delle domande totali.
Prestiti.it mette in evidenza anche come ci sia stato un calo negli investimenti legati all’attività produttiva, visto che i prestiti per l’acquisto di beni strumentali legati alla professione del richiedente si sono ridotti di 2/3 rispetto a un anno fa, passando dall’1,8% allo 0,6% del totale.
Interessante notare anche come le donne preferiscano chiedere soldi in prestito per la propria formazione professionale o per gli studi (nel 47% dei casi) e per le vacanze (nel 31,8% dei casi).
Infine l’indagine ha considerato anche le differenze su base regionale, mettendo in luce come importi, età media e durata dei prestiti siano sostanzialmente simili per le diverse regioni italiane. I richiedenti della Sardegna sono quelli che necessitano di somme più elevate, con 12.500 euro di media, mentre i preventivi con età media minore (39 anni) risultano provenire dall’Emilia-Romagna.
Marco Giorgi di Prestiti.it, nel commentare i dati raccolti in questa indagine, fa notare come ci sia stata una profonda modifica nel credito al consumo, che sta diventando sempre più utile per cercare di ridurre la contrazione del potere d’acquisto degli italiani e sempre meno utilizzato per acquistare beni durevoli.
Fonte: www.prestiti.it