A Marzo 2012 continuano le difficoltà del credito al consumo, pur essendoci stato un rallentamento nel calo della domanda di prestiti, sia personali che finalizzati, da parte delle famiglie italiane. E’ questo quanto emerge dal barometro CRIF, che per il terzo mese del 2012 riporta di una contrazione del -9% rispetto a Marzo 2011. Dunque, per la prima volta dall’inizio del 2012, il calo non è andato in doppia cifra, dopo il -15% e il -17% fatto registrare nei primi due mesi dell’anno, considerando la variazione annua ponderata, calcolata cioè a parità di giorni lavorativi.
Il barometro della Centrale RIschi Finanziari, lo ricordiamo, riporta e analizza dati statistici raccolti grazie all’EURISC, il sistema di informazioni creditizie di CRIF che include oltre 78 milioni di posizioni creditizie.
Rapportando il dato su base annuale, il calo risulta essere del -5%, che diventa un -4% considerata la variazione ponderata, rispetto al 2011. Se confrontato con le statistiche raccolte nel 2009, anno di inizio della crisi economica attualmente in atto, la variazione si attesta sul -8% assoluto.
Analizzando più dettagliatamente i dati EURISC riferiti a Marzo 2012 e ponderati sui giorni lavorativi, emerge come la domanda di prestiti personali sia risultata meno negativa rispetto a quella di prestiti finalizzati in rapporto a Marzo 2011: rispettivamente -7% e -10%.
Se poi l’andamento della domanda di prestiti viene valutato tenendo in considerazione il primo trimestre 2012, allora rispetto ai primi tre mesi dell’anno precedente si nota un calo del -14%. Se confrontato con il primo trimestre 2008, quando cioè la crisi economica era ancora lontana, il dato assume una percentuale impressionante: -24%.
Le statistiche EURISC permettono di dar conto anche di alcune rilevanze riguardanti la durata dei prestiti richiesti. Ancora una volta la classe di durata preferita, e anche la più in crescita, è quella oltre i 5 anni, che include quasi il 24% delle domande totali, seguita dalla fascia compresa tra i 2 e i 3 anni (oltre il 18%). A influenzare queste durate sono soprattutto i prestiti finalizzati.
In riferimento agli importi richiesti non sorprende il fatto che si confermi l’andamento ribassista, riferito ai prestiti finalizzati, che in oltre il 67% dei casi sono stati richiesti per importi inferiori ai 5.000 euro.
L’importo medio dei prestiti finalizzati richiesti nel trimestre Gennaio-Febbraio-Marzo 2012 ha fatto segnare una contrazione rispetto a quello riferito allo stesso periodo del 2011: 5.259 contro 5.407 euro.
Anche per quanto riguarda i prestiti personali il Barometro CRIF evidenzia una redistribuzione della domanda in direzione di importi più bassi, con le fasce più richieste comprese tra i 5.000 e i 20.000 euro, che da sole rappresentano circa il 60% della domanda totale.
L’importo medio dei prestiti personali nel primo trimestre 2012 fa registrare un calo a 12.359 euro, contro i 12.614 euro dei primi tre mesi del 2011.
Infine i dati statistici relativi all’età dei richiedenti confermano che la classe compresa tra i 35 e i 44 anni è quella che ricorre più spesso ai prestiti, sia personali che finalizzati, rappresentando oltre il 26% del totale. Anche in questo caso la statistica si riferisce al primo trimestre 2012.
Secondo Enrico Lodi, Direttore Generale Credit Bureau Services di CRIF, il rallentamento del calo della domanda di prestiti registrato a Marzo 2012: “… non deve essere interpretato come una inversione di tendenza, poiché il dato si appoggia su quello di Marzo 2011, quando la domanda di prestiti aveva presentato un cedimento dopo la crescita registrata nel primo bimestre dello scorso anno…”. Lodi ritiene quella attuale come una fase in cui prevalgono aspettative confuse, dovute a tattiche messe in atto dalle famiglie italiane, in attesa di capire l’evolversi della situazione economica del Paese.
Dunque dai dati EURISC elaborati nel Barometro CRIF non emergerebbero segnali di lento miglioramento, ma una sorta di situazione di stallo che colpisce le famiglie italiane, non ancora in grado di orientarsi nella crisi in atto e guardinghe nel richiedere prestiti personali o finanziamenti finalizzati, probabilmente temendo il sovraindebitamento.