Maggiore difficoltà nell’accesso al credito (rispetto a 5 anni fa) da parte delle famiglie e delle imprese, e prestiti erogati col contagocce ai giovani (sfiduciati) che provano a richiederne. E’ questo quanto emerge dall’Osservatorio Findomestic di Aprile 2012, che fa riferimento a dati rilevati a Marzo dello stesso anno.
L’Osservatorio Findomestic è un consolidato strumento di indagine che la società finanziaria del Gruppo BNP Paribas realizza periodicamente analizzando i mercati dei beni di consumo e i comportamenti dei consumatori, con l’utilizzo di dati forniti da primari istituti di ricerca, sia italiani che stranieri.
Il quadro generale che emerge analizzando quanto riportato dall’Osservatorio Mensile Findomestic di Aprile 2012 è quello di un clima di sfiducia nei confronti della situazione italiana, testimoniata da un nuovo calo dell’indice di fiducia, sceso al minimo storico di 3,4 punti (su una scala da 1 a 10) contro i 3,9 di Febbraio 2012 e in linea con il rilevamento del primo mese dell’anno, e dalla scarsa propensione al risparmio manifestata dagli intervistati, visto che solo 1 su 10 pensa di essere in grado di accantonare soldi entro 12 mesi.
Il focus dell’indagine di Aprile 2012 si è concentrato sull’accesso al credito e ha evidenziato come il 90% degli italiani intervistati ritenga che, in questo momento e rispetto a 5 anni fa, richiedere un prestito o un finanziamento sia difficile tanto per le famiglie quanto per le imprese e lo sia in modo particolare se ci si rivolge a una banca (56%) piuttosto che a una società finanziaria (3%), mentre il 36% pone sullo stesso livello i due soggetti eroganti.
Andando nello specifico, il 69% degli intervistati dichiara di non aver mai chiesto finanziamenti negli ultimi 12 mesi e, tra coloro che lo hanno fatto, il 15% lo ha ottenuto, mentre il 4% si è visto rifiutare la richiesta, contro l’11% che dice di averci pensato per poi rinunciarvi. Sommando i dati appare evidente come il 50% di coloro che hanno pensato a un prestito lo hanno effettivamente ottenuto.
In generale emerge un clima di estrema prudenza nella richiesta di finanziamenti, in considerazione soprattutto del timore di indebitarsi e non riuscire a tener fede ai propri impegni di restituzione del credito ottenuto.
Particolare sfiducia tra i giovani (età compresa tra 18 e 34 anni), visto che risultano essere circa il doppio rispetto ai richiedenti con età compresa tra i 45 e i 64 anni che non provano nemmeno a chiedere un prestito di qualsiasi tipo. Anche i prestiti rifiutati ai giovani risultano essere il doppio in rapporto a quelli non concessi ai richiedenti di fascia d’età compresa tra 35 e 44 anni.
Quest’ultima fascia, quella cioè intermedia, è anche quella che chiede e ottiene con maggior frequenza un finanziamento, probabilmente anche per questioni di necessità legata alle esigenze quotidiane. Il 23% degli intervistati 35-44enni ha richiesto e ottenuto un prestito, a fronte del 14% dei giovani e del 10% dei 45-64enni.
Fa impressione il dato, sintomo di grande sfiducia, riferito a chi rinuncia a chiedere un prestito, visto che più della metà (56%) lo fa prima ancora di informarsi. Coloro che, pur informati, decidono di rinunciare sono il restante 44%, scoraggiati soprattutto dai tassi applicati e dalla paura di non riuscire a rimborsare le rate.
Interessanti anche le statistiche riportate nell’Osservatorio Findomestic di Aprile 2012 riguardanti le tipologie di prestito richieste negli ultimi 12 mesi. Infatti il 56% degli intervistati dichiara di aver richiesto prestiti personali non legati all’acquisto di beni specifici, contro il 21% che ha richiesto finanziamenti finalizzati e la stessa percentuale che lo ha fatto per un mutuo. Il ricorso a carte revolving, aiuti da parenti e amici e fidi bancari è stato minore.
Stranamente sottovalutate le potenzialità, in termini di risparmio di tempo e costi, di prestiti e finanziamenti richiesti on-line a banche e società finanziarie. Infatti le banche classiche continuano ad essere di gran lunga i soggetti di riferimento di coloro che pensano di chiedere un prestito in denaro. Fra quelli che hanno già chiesto un almeno un prestito le banche on-line vengono dopo le finanziarie e le società specializzate, mentre tra coloro che non hanno mai chiesto prestiti dopo le Poste Italiane.
Anche il futuro di prestiti e finanziamenti non pare certo roseo. Infatti un terzo degli italiani intervistati dichiara che ricorrerà meno di prima al credito, giustificando tale scelta principalmente con la necessità di non esporsi troppo ed essere maggiormente responsabili, seguita dalla percezione di tassi troppo alti e dalla rinuncia a priori alla richiesta perché l’accesso al credito è notoriamente difficile.
Fonte: Osservatorio Findomestic