Prestito-Personale.biz | Tutto su finanziamenti e prestiti personali online: confronto preventivi, calcolo rate, tempi erogazione, tan taeg/isc, documenti necessari

Prestiti e Stretta sul Credito: Cresce lo Spread? Aumentano i Tassi


Che elevati livelli di spread influissero negativamente sulla dinamica e sui tassi dei prestiti a famiglie e imprese era noto già da tempo: ora arriva un’ulteriore conferma da parte di una fonte autorevole come la Banca d’Italia. Per la precisione si tratta di uno studio dal titolo “L’impatto della crisi del debito sovrano sull’attività delle banche italiane” condotto per Bankitalia da Ugo Albertazzi, Tiziano Ropele, Gabriele Sene e Federico M. Signoretti, pubblicato nella sezione “Questioni di economia e finanza” del portale della Banca d’Italia come “Occasional Papers” (numero 133).

In precedenza i risultati di uno studio analogo, diffuso in una nota del Centro Studi Confindustria (CSC) datata 19 Luglio 2012, avevano evidenziato come gli eccessivi livelli raggiunti dallo spread, cioè dal  differenziale aggiuntivo tra i rendimenti del Btp e del Bund a 10 anni, fossero una delle cause principali delle difficoltà di ottenimento di prestiti e finanziamenti da parte di famiglie e imprese.
In breve ricordiamo che lo spread viene espresso in punti base (basis point all’inglese, abbreviato in b.p.), ognuno dei quali corrisponde a un decimo di millesimo di valore, e che è considerato come un indicatore fondamentale del rischio-Paese, visto che a rendimenti dei Titoli di Stato più elevati corrisponde una minor affidabilità del Paese emittente a livello finanziario.

Lo studio pubblicato a Settembre 2012 dalla Banca d’Italia ha dato maggior consistenza a quanto sostenuto anche dall’ABI tempo fa che, per bocca del suo Presidente, Giuseppe Mussari, ha sottolineato come lo spread elevato finisca per avere effetti estremamente negativi sull’erogazione di finanziamenti, in quanto più alto è il differenziale Bund-Btp maggiori sono i tassi di interesse applicati dalle banche sui prestiti, determinando anche una crescente stretta sul credito. La conseguenza preoccupante è una sola: una minor crescita economica generale.

Lo studio, come si evince dal titolo ad esso attribuito da parte dei 4 economisti che lo hanno condotto, si è proposto di valutare gli effetti che la crisi del debito sovrano ha avuto sulle banche italiane e sulle loro attività, attraverso l’utilizzo di dati aggregati relativi ai tassi di interesse attivi e passivi, ai prestiti e ai conti economici del ventennio 1991-2011.
La conclusione è una: all’aumentare dello spread le banche devono sostenere maggiori costi per la raccolta all’ingrosso, per alcuni strumenti al dettaglio e per i prestiti a famiglie e imprese. Inoltre gli effetti di elevati livelli di spread sulla crescita dei tassi tendono a farsi sentire maggiormente nei periodi di turbolenza economica e finanziaria, come avvenuto, ad esempio, nel biennio 2010-2011, lasso temporale analizzato molto attentamente dallo studio condotto. L’aumento dello spread influisce direttamente e in modo negativo sulla crescita dei prestiti.
A livello delle banche, uno spread alto determina una riduzione dei profitti, particolarmente marcata per gli istituti di grandi dimensioni.

In base a quanto riportato nello studio in oggetto, è interessante notare che, quando il differenziale tra i rendimenti di Bund e Btp è elevato, come nel caso della crisi del debito sovrano in atto o, in passato, nel periodo precedente l’Unione Economica e Monetaria (UEM) europea, si verifica quasi un raddoppio dei tassi di interesse applicati ai prestiti.
In riferimento alla crisi del debito sovrano, a un aumento di 100 punti base (1,00%, ndr) dello spread in un determinato trimestre è corrisposto, nel trimestre successivo, un incremento di circa 50 b.p. (0,50%, ndr) per i finanziamenti alle imprese e di 30 b.p. (0,30%, ndr) per i prestiti alle famiglie.

Chi fosse interessato ad approfondire lo studio “L’impatto della crisi del debito sovrano sull’attività delle banche italiane” pubblicato nella sezione “Questioni di Economia e Finanza” del sito della Banca d’Italia, può cliccare qui (testo disponibile solo in inglese).

 

Fonte: www.bancaditalia.it

Data articolo: 26/09/2012


Confronta le condizioni dei prestiti personali recensiti in un batter d’occhio riassunte in una comoda tabella interattiva di confronto prestiti qui.
Calcola un preventivo per il tuo prestito personale, confronta le offerte dei migliori Istituti di credito italiani a ESCLUSIVE condizioni vantaggiose (fino a 60.000 euro in 120 rate mensili a tasso fisso) e richiedilo DIRETTAMENTE ONLINE. Come? Grazie allo strumento di confronto e calcolo prestiti qui, messo a disposizione dal nostro partner.
Alessandro
Exit mobile version