Lieve inversione di tendenza relativa al calo delle richieste di prestiti personali e finanziamenti finalizzati da parte delle famiglie italiane, considerato che, per la prima volta nell’anno in corso, non è stato registrato un segno negativo a livello statistico. E’ questo quanto emerge dal Barometro di CRIF riferito al mese di Maggio 2012, in un quadro generale in cui sia la domanda di credito delle famiglie che l’offerta da parte di banche e società finanziarie continuano ad essere piuttosto deboli.
A pesare, oltre alla fiducia degli italiani da tempo su livelli molto bassi, sono le incertezze legate al futuro in genere e in particolare quelle riguardanti il mercato del lavoro, condizionato in negativo da un tasso di disoccupazione in crescita, soprattutto a livello giovanile.
Il Barometro della Centrale RIschi Finanziari, per coloro che non ne fossero a conoscenza, riporta e analizza dati statistici raccolti grazie all’EURISC, il sistema di informazioni creditizie di CRIF che comprende oltre 78 milioni di posizioni creditizie, che costituiscono una base statistica notevole.
Analizzando l’andamento delle richieste di prestiti personali e prestiti finalizzati in modo più dettagliato emerge che a Maggio, per la prima volta nel 2012, non si registra un segno negativo considerando lo stesso mese del 2011, anche se non si passa ancora in terreno positivo. Infatti la variazione è pari allo 0,00%. Questo dato costituisce dunque una lieve inversione di tendenza rispetto all’andamento negativo dei primi 4 mesi dell’anno, in cui si sono registrate variazioni del -11% (Gennaio), del -13% (Febbraio), del -9% (Marzo) e ancora del -11% (Aprile) considerando l’anno precedente.
Se invece si valuta l’andamento dei primi 5 mesi del 2012, allora il dato statistico resta ancora negativo, dal momento che la variazione è del -5%, che si riduce al -4% a parità di giorni lavorativi. La variazione della domanda di prestiti risulta ancora più preoccupante (-23%) se si mette a confronto con i dati relativi ai primi 5 mesi del 2008, quando cioè la crisi economica non era ancora scoppiata.
I rilevamenti statistici del Barometro CRIF permettono anche di analizzare le richieste di prestiti personali e finalizzati in relazione alle classi di importo.
Emerge quindi che, nei primi 5 mesi del 2012, i prestiti personali più richiesti sono quelli compresi tra 5.000 e 10.000 euro (29,6%), che si attestano praticamente sullo stesso livello di quelli tra 10.000 e 20.000 euro (29,48%), seguiti dai piccoli prestiti fino a 5.000 € (23,93%).
L’importo medio richiesto nei primi 5 mesi dell’anno in corso è risultato essere di 12.131 €, in calo rispetto ai 12.429 € dei primi 5 mesi del 2011.
Esaminando i prestiti finalizzati le maggiori richieste si concentrano decisamente sui piccoli finanziamenti fino a 5.000 €, che da soli rappresentano il 68,29% delle richieste.
L’importo medio richiesto nei primi 5 mesi del 2012 è stato di 5.146 €, in diminuzione rispetto ai 5.408 € dei primi 5 mesi dell’anno passato.
Per quanto riguarda le durate dei piani di ammortamento, oltre la metà delle richieste (57,5%) si concentra su prestiti a breve termine, seguite poi da quelle per prestiti a lungo termine (23,9%) e quelli a breve termine (18,6%). Dunque si privilegiano rimborsi medio-lunghi, probabilmente per non avere l’assillo di dover restituire rapidamente le rate in un periodo di difficoltà economica come quello che si sta vivendo a causa della crisi in corso.
Analogamente alla lieve ripresa delle richieste di prestiti finalizzati e personali, il mese di Maggio 2012 ha fatto registrare un leggero miglioramento anche nel comparto dei mutui ipotecari, con un calo del -38% (rispetto allo stesso mese del 2011) che, pur negativo, rappresenta il miglior dato da inizio anno. Tuttavia, considerando i primi 5 mesi del 2012, il calo nel settore dei mutui resta pesante: -45% rispetto allo stesso periodo del 2011.
In generale, nei primi 5 mesi dell’anno in corso, si rileva un aumento delle richieste di mutui per l’acquisto dell’abitazione con piani di ammortamento di durata più lunga (da 25 a 30 anni), cui fa da contraltare un abbassamento degli importi medi (131.397 €).
La crisi economico-finanziaria in atto in Italia e in Europa continua dunque a penalizzare fortemente il settore del credito ai consumatori, anche se iniziano a intravvedersi lievi segnali di ripresa, che restano comunque ancora troppo deboli per poter pensare a una decisa inversione di tendenza nel breve periodo relativa alle richieste di prestiti personali, finanziamenti finalizzati e mutui.
Fonte dati: Osservatorio CRIF
Data articolo: 20/06/2012