Continua a calare in modo preoccupante la domanda di prestiti alle famiglie italiane, tanto che nel 2011 la diminuzione è stata del 4% rispetto al 2010. A evidenziarlo è un’analisi della CRIF (Centrale RIschi Finanziari) di recente pubblicazione, basata sulle informazioni di EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie della CRIF stessa.
L’analisi, che raccoglie di dati relativi a oltre 78 milioni di posizioni creditizie, ha permesso di evidenziare come, a partire dal 2008, anno di inizio di una crisi economica i cui effetti si sono protratti per tutto il triennio successivo, il calo dei prestiti personali e dei prestiti finalizzati sia stato complessivamente del 14%. Rapportando i dati al 2011, la diminuzione della richiesta di prestiti e finanziamenti da parte delle famiglie italiane è stata, come già evidenziato, del 4% nel 2010 e del 7% nel 2009.
L’indagine CRIF ha messo in evidenza come nel 2011, rispetto al 2010, i crolli più significativi si siano verificati nei mesi di Maggio, Settembre e Novembre, perlomeno considerando la variazione percentuale ponderata, vale a dire al netto dell’effetto prodotto tenendo conto del diverso numero di giorni lavorativi. Per quanto riguarda le due principali forme di credito al consumo, a livello di dati trimestrali, a partire dal 2010 i prestiti personali hanno avuto un andamento piuttosto stabile, con cali compresi tra il -3% e il -6% (primo trimestre 2010 e terzo trimestre 2011), soprattutto grazie al fatto che si tratta di finanziamenti che possono essere richiesti per una molteplicità di finalità, quindi anche per ottenere liquidità da spendere in vario modo.
Meno costante l’andamento dei prestiti finalizzati, soprattutto a causa della riduzione della domanda di beni durevoli, particolarmente significativa nel settore automobilistico, con il crollo delle immatricolazioni di auto nuove e il mancato rinnovo degli incentivi del Governo nel settore dell’automotive.
L’analisi CRIF mette in evidenza anche le variazioni percentuali relative alla durata dei prestiti. Nel 2011 le maggiori richieste sono state per finanziamenti da rimborsare in oltre 60 mesi, mentre la variazione più significativa si è registrata per il periodo di rimborso compreso tra 24 e 36 mesi, visto che nel 2010 questa durata era stata richiesta nel 16,53% dei casi, mentre nel 2011 nel 18,59%. Su questa variazione hanno influito i prestiti finalizzati.
Interessanti anche i dati sull’importo medio della domanda di prestiti delle famiglie italiane, che nel 2011 registra un calo rispetto al 2010. Infatti nell’ultimo anno l’importo medio richiesto è risultato essere di 8.380 euro, contro gli 8.616 euro del 2010.
Per quanto riguarda la domanda di prestiti finalizzati, la concentrazione maggiore si è avuta per richieste sotto i 5.000 euro, che sono state il 67% della domanda totale.
Relativamente ai prestiti personali, pur registrando una stabile distribuzione, nel 2011 le richieste maggiori si sono concentrate in due fasce: tra 5.000 e 10.000 euro e tra 10.000 e 20.000 euro.
L’ultimo dato rilevato dall’analisi CRIF ha riguardato l’età dei richiedenti, che ha confermato una distribuzione sostanzialmente stabile confrontando i dati (rilevati in 11 mesi) del 2010 e del 2011. I soggetti che richiedono maggiormente prestiti personali e prestiti finalizzati sono quelli con età compresa tra i 35 e i 44 anni e tra i 45 e i 54 anni.
Tutti questi dati, uniti a quelli di indagini analoghe riferite al 2011, confermano il crescente rischio di credit crunch in Italia, ovvero di stretta del credito, situazione che spinge gli istituti di credito a un aumento dei tassi di interesse, con maggiori difficoltà di accesso al credito.
La stretta del credito riguarda in modo particolare i prestiti bancari, per cui in tale situazione di difficoltà solitamente è meglio rivolgersi a società finanziarie di provata solidità come Agos Ducato, Compass, Consel o Findomestic Banca, solo per citare le principali che operano sul mercato del credito al consumo in Italia.
Fonte: www.crif.it