Prestiti bancari a famiglie e imprese nuovamente in calo a Febbraio 2012. Nel secondo mese dell’anno la crescita (su base annua) relativa ai finanziamenti erogati dalla banche italiane ad aziende e famiglie si è attestata sotto l’1,00%, facendo segnare un +0,96%, dato dimezzato rispetto a Gennaio, quando la crescita era stata dell’1,88%, ovvero poco più della metà dell’aumento (+3,62%) fatto registrare a Dicembre 2011.
Questo quanto emerge dal Bollettino Mensile dell’Abi, l’Associazione Bancaria Italiana, relativo a Febbraio 2012, dal quale è possibile ricavare che i prestiti bancari a imprese e famiglie hanno toccato la cifra di 1.508 miliardi di euro. Le maggiori erogazioni hanno riguardato i prestiti per l’acquisto di abitazioni ma, essendo le compravendite residenziali stimate in calo, anche il settore del credito ne ha risentito.
Nel Bollettino si rileva inoltre come ci sia stato un calo rilevante di finanziamenti a breve termine, quelli cioè rimborsabili fino a un anno. Rispetto al +2,6% di Gennaio, nel secondo mese del 2012 la crescita è stata solo dello 0,1%. Giù anche i prestiti a medio e lungo termine, i cui rimborsi avvengono in periodi superiori all’anno. La crescita tendenziale di Febbraio è stata infatti dell’1,3% conto il +1,6% del mese precedente.
In calo anche il totale dei finanziamenti bancari erogati ai consumatori residenti in Italia, visto che dal Bollettino Mensile dell’Abi si apprende che l’aumento annuo riferito a Febbraio 2012 è stato dello 0,63%, contro il +0,89% di Gennaio, per un totale di 1.942 miliardi.
Non bene nemmeno il dato relativo ai prestiti bancari al settore privato, con una crescita in calo: +1,18% contro il +1,47% del primo mese del 2012. Il totale dei finanziamenti ai privati è stato di 1.687,4 miliardi.
Nel Bollettino dell’Abi emerge anche che, da Febbraio 2011, il flusso netto dei nuovi prestiti si è attestato a circa 20 miliardi di euro.
Dal punto di vista dei tassi applicati dalle banche ai finanziamenti erogati a famiglie e imprese, Febbraio ha fatto registrare un calo del tasso medio ponderato, sceso al 4,17%, contro il 4,23% di Gennaio 2012. Da notare come nel secondo mese dello scorso anno il tasso medio ponderato fosse del 3,68%.
Questi dati forniti dall’Abi e riferiti a Febbraio 2012 non fanno altro che confermare le difficoltà di accesso al credito da parte di famiglie e PMI, in un momento di già scarsa disponibilità di liquidi vista la crisi economica in atto e le difficoltà del Paese.
Il problema della stretta sul credito in Italia è già stato sottolineato da più parti politiche e sociali, che non mancano di mettere in evidenza come gli aiuti ricevuti dalle banche italiane da parte della Bce dovrebbero servire anche da stimolo all’economia, attraverso un accesso meno tortuoso a prestiti e finanziamenti, in modo da favorire il credito al consumo e gli investimenti delle piccole e medie industrie (PMI), che rappresentano la colonna vertebrale del sistema produttivo dell’Italia.
Servirà il ripristino delle commissioni bancarie sugli affidamenti (secondo quanto stabilito nel DL “Salva Italia”), deciso lo scorso venerdì con un emendamento al DL Liberalizzazioni, a fare in modo che le banche si mostrino meno rigide nel concedere credito a privati cittadini e aziende, come lasciato intendere dal presidente dell’Abi, Giuseppe Mussari?