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Prestiti: Cala la Domanda nel 2011 ma le Erogazioni non Crollano


Prestiti e finanziamenti in calo del 4,7% nel 2011 rispetto al 2010. Questo dato negativo, diffuso dalla CRIF sulla base del proprio Sistema di Informazioni Creditizie (SIC), non rappresenta certo una novità, visto che le statistiche riferite al credito al consumo per l’anno passato risultano sempre negative, come confermato dalla stessa CRIF in merito agli importi medi erogati nel 2011.
Quello che di relativamente confortante emerge per coloro che necessitano di una qualche forma di finanziamento è che le erogazioni non hanno subito un crollo, avendo fatto segnare un -3,7%, che si riduce di un ulteriore punto percentuale (-2,7%) considerando i clienti che possono dimostrare di avere una buona affidabilità creditizia.

Come spiega Beatrice Rubini, Direttore Personal Solution e Services di CRIF, i dati: “…confermano ancora una volta la tendenza da parte degli italiani ad adottare un atteggiamento fondamentalmente prudente e a posticipare a momenti più favorevoli l’acquisto di beni di consumo finanziato attraverso un prestito, comportandosi saggiamente da formichine e non da cicale…”.

Il calo del -4,7% dei prestiti riguarda la domanda aggregati di prestiti, ovvero quella che include sia i prestiti personali che i finanziamenti finalizzati, con alcune differenziazioni significative riguardante l’andamento della richiesta riferita a queste due forme di credito al consumo.
Infatti la domanda di prestiti personali si è mantenuta stabile nel corso dei vari trimestri del 2011, soprattutto grazie alla flessibilità nell’utilizzo degli importi ricevuti a credito. La domanda di finanziamenti finalizzati, destinati all’acquisto di un bene o un servizio specifico, ha invece avuto un andamento meno lineare, dovuto alla riduzione dei consumi durevoli, in particolar modo nel settore automotive, vittima di un calo significativo di immatricolazioni anche a causa del mancato rinnovo degli incentivi destinati allo stesso.

Le cause del calo della domanda di prestiti sono da ricercarsi nella congiuntura economica negativa, con la maggior parte delle famiglie messe in difficoltà dalla debolezza del mercato del lavoro. La situazione è andata peggiorando nel secondo semestre 2011, quando si sono palesati fattori negativi come la crisi dei debiti sovrani, il declassamento dell’affidabilità Italia da parte delle principali agenzie di rating, la contrazione del Prodotto Interno Lordo (PIL) e la scarsa liquidità presente sui mercati interbancari, che ha portato a una stretta sul credito molto accentuata, con aumento dei tassi di interesse.


Confrontando il dato CRIF relativo al calo dei prestiti accordati (-3,7%) con quello delle erogazioni accordate dopo la valutazione del merito di credito (-2,7%) da parte degli istituti eroganti, appare evidente come siano fondamentali due fattori al momento di richiedere un prestito:

Nel caso della referenza creditizia si tratta della reputazione di cui gode chi richiede un prestito presso banche e intermediari finanziari, ed è diretta conseguenza dei comportamenti avuti in passato nell’ambito dei rapporti di finanziamento. Le informazioni relative sono contenute nei Sistemi di Informazioni Creditizie (SIC), ex “centrali rischi private”, ai quali accedono i soggetti eroganti prima di concedere un prestito e sono gestiti in Italia dalla stessa CRIF, ma anche da Experian, Consorzio Tutela Credito e Assilea.
Per conoscere le informazioni relative alla propria referenza creditizia è sufficiente una semplice richiesta ai vari SIC o alla banca o finanziaria a cui ci si rivolge per il prestito. Tale richiesta costituisce un diritto esercitabile di tutti coloro che intendono richiedere un finanziamento.

Per quanto riguarda la valutazione della sostenibilità delle rate  – il cosiddetto rapporto rata/reddito – esistono vari sistemi. Oltre ad affidarsi al buonsenso, chi necessita di un prestito può utilizzare il servizio gratuito Monitorata, utile a capire se le entrate e le uscite mensili sono compatibili con la rata che si dovrà pagare. La stessa CRIF mette a disposizione il servizio (a pagamento) Mettinconto, che consiste fondamentalmente in una consulenza dedicata per rendersi conto della propria situazione creditizia e valutare il proprio livello di affidabilità, pianificando l’indebitamento in modo consapevole e sostenibile in base alle proprie possibilità economiche, in modo da evitare i rischi legati al sovraindebitamento.


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Alessandro
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