Il livello di fiducia degli italiani prosegue il trend positivo iniziato lo scorso mese, come riportato dall’Osservatorio Findomestic di Dicembre 2015. Questo valore, che nel mese di Settembre 2015 era rimasto stabile a quota 3,86 punti (la scala va da 0 a 10 con soglia positiva fissata a 7 punti), crescendo ad Ottobre 2015 fino a quota 4,02 compie un ulteriore salto in avanti nel mese di Novembre 2015 raggiungendo quota 4,15.
L’Osservatorio Findomestic ogni mese effettua un’analisi precisa e puntuale del quadro economico e sociale italiano, basandosi sui dati rilevati dai principali istituti di ricerca nazionali e stranieri, fornendo così un fondamentale strumento di comprensione dei trend economici dei mesi a seguire.
L’Osservatorio Findomestic fa registrare anche una lievissima crescita dell’indicatore relativo alla propensione al risparmio degli italiani, che per il 19,7% ritengono di poter incrementare i propri risparmi nel corso dei 12 mesi successivi (il dato precedente era del 19,6%).
Il tema preso in esame questo mese dall’Osservatorio Findomestic è invece quello relativo all’impatto che l’innalzamento dell’età media della popolazione ha e avrà sulla società italiana.
Questa tendenza, ormai nota da diversi anni, porta il 67% degli italiani a ritenere che sarà difficoltoso in futuro poter pagare le pensioni di tutti e che ciò comporterà un taglio della spesa pubblica produttiva per destinare risorse all’assistenza sociale.
Già oggi il 34% delle famiglie italiane ha nel proprio nucleo famigliare almeno un anziano che necessita di assistenza parziale o giornaliera e nel 77% sono i parenti a far fronte a questa necessità.
La spesa media mensile che ogni nucleo famigliare destina all’assistenza degli anziani è pari a 689 euro, con un peso medio di circa il 38% dell’intero budget a disposizione della famiglia con picchi, raggiunti dal 43% degli intervistati, che arrivano addirittura al 50% dell’intero budget.
L’altro lato della medaglia è però rappresentato dal 31% degli italiani sopra i 65 che fornisce aiuto in famiglia a figli (31%) e nipoti (71%), per un contributo medio mensile che si può stimare in 385 euro per ogni nucleo famigliare.
Passiamo quindi come di consueto alle previsioni d’acquisto di beni a tre mesi per segnalare come si interrompa bruscamente l’ascesa degli elettrodomestici bruni (dal 28,5% al 27,4%) e anche quella dei piccoli elettrodomestici che crescono dal 32,4% al 31,2% mentre calano ancora gli elettrodomestici bianchi dal 20,4% al 20,3%.
I dati relativi a telefonia e personal computer/accessori vedono un calo per i primi che scendono dal 26,3% al 26,0% così come i secondi che dal dal 23,5% calano al 23,0%. Continua la crescita dei tablet che passano dal 15,3% al 15,6% mentre perdono un punto le fotocamere/videocamere in calo dal 17,7% al 16,7%.
Leggero calo per quello che riguarda il mercato automotive, con le auto nuove che dal 15,1% dell’ultima rilevazione calano fino al 14,8%, e segno negativo anche per le auto usate che passano dall’8,7% all’8,2%. Chiude il trend negativo di questo mese il dato riferito a motoveicoli e scooter che cala drasticamente dal 7,9% al 6,3%.
Le previsioni di acquisto riferite a mobili, case e ristrutturazioni registrano invece dati del 18,1% (dal 17,7%), 6,4% (dal 6,0%) e 11,1% (dall’11,6%), con dati quindi molto contrastanti e che non mostrano una chiara ripresa di questo settore.
L’Osservatorio Findomestic di Dicembre 2015 riporta invece una crescita del comparto viaggi e vacanze (dal 34,6% al 35,3%), mentre calano gli articoli di abbigliamento sportivo, dal 26,0% del mese passato al 25,2%, così come negativo è il dato delle attrezzature il fai-da-te, dal 30,3% al 29,2%.
Terminiamo l’analisi mensile dell’Osservatorio Findomestic vedendo i dati della rilevazione sull’efficienza energetica che riportano un 8,6% dei consumatori intenzionati ad acquistare nuovi serramenti ed infissi (in forte calo dal 9,8% del mese scorso) mentre il 5,3% è prossimo ad installare un impianto fotovoltaico, in discesa dal 5,6% del mese passato.
In calo anche, dall’8,5% al 7,7% le previsioni di acquisto di una stufa a pellet mentre restano stabili le previsioni di installazione di un impianto solare (4,3%),
Fonte dati: www.osservatoriofindomestic.it
Data articolo: 30/12/2015
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