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Prestiti e Crisi: Adiconsum chiede Moratoria su Credito al Consumo e Fondo di Solidarietà

L’Adiconsum ha chiesto al Presidente dell’ABI, Giuseppe Mussari, di venire incontro alle esigenze di famiglie, imprenditori e consumatori in genere attraverso una moratoria sul credito al consumo e l’istituzione di un Fondo paritetico di Solidarietà che  tuteli i soggetti alle prese con problemi di sovraindebitamento.
L’Associazione italiana difesa consumatori e ambiente promossa dalla CISL, da sempre attenta alle tematiche di tutela dei cittadini, si è mossa nella consapevolezza delle difficoltà che molte famiglie e aziende stanno attraversando, dovute alla crisi economica in atto e alla stretta sul credito che mette in difficoltà consumatori e imprenditori.

L’Adiconsum, pur riconoscendo gli sforzi dell’Associazione Bancaria Italiana per venire incontro alle problematiche delle imprese, ritiene che le banche debbano confrontarsi con le associazioni consumatori e, come sostenuto dal Segretario Generale Adiconsum, Pietro Giordano, è necessario che: “…recuperino il loro ruolo sociale d’impresa a favore di quelle famiglie di imprenditori e di lavoratori che sono già andate in default economico, evitando eventi luttuosi quali il suicidio che giornalmente accadono”.
In quest’ottica Giordano ritiene sia indispensabile l’istituzione di un Fondo paritetico di Solidarietà che intervenga in caso di gravi difficoltà, proponendo anche il metodo attraverso il quale questo fondo verrebbe alimentato: far pagare 1,00 euro per ogni conto corrente aperto presso ogni istituto di credito italiano.
Da sottolineare come Adiconsum sia particolarmente sensibile al problema dei suicidi dovuti alla crisi economica, avendo aperto, in collaborazione con FilcaCisl e i familiari delle vittime, un apposito gruppo Facebook di sostegno alla famiglie delle vittime: Speranzaallavoro.

Ma la proposta per la tutela del credito al consumo non si limita all’istituzione del Fondo di Solidarietà, estendendosi anche alla richiesta di una moratoria sui prestiti, che consenta alle famiglie e agli imprenditori in difficoltà di sospendere il pagamento delle rate o allungare il periodo di restituzione di un finanziamento.
Tutto ciò in considerazione del fatto che, come spiega ancora Giordano: “…le condizioni, visto il tasso dell’1 per cento ottenuto dalle banche dalla BCE, lo permettono e la grave situazione economica di moltissime famiglie italiane lo impone”.
In pratica si chiede una moratoria sui prestiti analoga al “Piano Famiglie” lanciato nel 2011 dall’ABI, che ha ottenuto un grande successo e soprattutto ha consentito a molte famiglie in difficoltà di sospendere il rimborso delle rate del mutuo per sopraggiunte difficoltà economiche. A fine Gennaio 2012 i mutui sospesi sono risultati essere circa 60.000. I numeri relativi al “Piano Famiglie”, la cui ultima scadenza è fissata al 31 Luglio 2012, parlano da soli: 464 milioni di euro distribuiti ai mutuatari in difficoltà e circa 7.200 euro di bonus a nucleo familiare, per coprire varie spese.
Di certo una simile iniziativa applicata al credito al consumo consentirebbe a molti consumatori e imprenditori di vivere meno angosciati dalle problematiche relative alla restituzione mensile delle rate di un prestito, spesso unico strumento finanziario in grado di garantire livelli di vita accettabili in uno scenario di grave crisi economica come quello attuale. Si tenga infatti presente che sono sempre più gli italiani che ricorrono a un finanziamento per “arrivare a fine mese” e non per acquistare un particolare bene o servizio.

Fonte: www.adiconsum.it


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Alessandro
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