Domanda di prestiti personali e finalizzati da parte delle famiglie italiane in calo del -4% a Luglio 2012, dopo una lieve ripresa nei mesi di Maggio e Giugno dell’anno in corso. Il dato statistico emerge dal Barometro di CRIF relativo al mese di Luglio 2012, all’interno di una situazione economica generale in cui gli italiani comprano sempre meno beni durevoli, con la conseguenza di ridurre il ricorso al credito al consumo.
Il Barometro della Centrale RIschi Finanziari riporta e analizza dati statistici forniti dall’EURISC, il sistema di informazioni creditizie di CRIF, che costituisce una base statistica rilevante, dal momento che sono registrate oltre 78 milioni di posizioni creditizie.
Dopo due mesi (Maggio e Giugno) in cui la domanda di prestiti era risultata sostanzialmente piatta, ma almeno non in calo come nei primi quattro mesi del 2012, a Luglio è tornata a calare, tanto che la variazione percentuale annua, rapportata cioè al 2011 e a parità di giorni lavorativi, risulta essere del -4%.
Se si somma il dato di Luglio 2012 a quello dei primi 6 mesi dell’anno e lo si confronta con quello degli anni precedenti, si ricava che il calo complessivo delle domande di prestiti si sta avvicinando a quello del 2009, anno in cui la crisi economica e finanziaria in atto aveva cominciato a manifestarsi.
Considerando infatti la variazione percentuale del 2012 rispetto al 2011, questa si attesta al -7%, mentre nel 2009, rapportata al 2008, risultava essere del -10%. Più contenuto il calo del 2011 sul 2010 (-2%) e del 2010 sul 2009 (-5%).
Ricordiamo che nel primo semestre 2012 il calo della domanda di prestiti si era attestato sul -8% rispetto all’anno precedente.
In particolare si nota come siano state le domande di prestiti personali a ridursi maggiormente a Luglio, essendo calate del 6%, a parità di giorni lavorativi, rispetto allo stesso mese del 2011. Calo più contenuto (-3%) per i prestiti finalizzati.
A spiegare i dati relativi a prestiti personali e finalizzati ci pensa Enrico Lodi, Direttore Generale Credit Bureau Services di CRIF, che spiega la dinamica della domanda affermando che: “…i consumi di beni durevoli, per l’acquisto dei quali appunto più frequentemente si ricorre a un finanziamento, stanno facendo segnare una netta contrazione […] D’altro canto, negli ultimi anni il difficile scenario macroeconomico e finanziario ha determinato una sostanziale diminuzione del reddito disponibile in termini reali e una erosione della propensione al risparmio delle famiglie italiane che, di conseguenza, sono state indotte a rinviare gli acquisti, specie nel caso di beni di importo più consistente”.
I dati del Barometro CRIF permettono di scendere in maggiori particolari, analizzando le classi di importo dei prestiti. In generale si nota una distribuzione verso gli importi più bassi, a conferma delle difficoltà degli italiani nell’acquisto di beni e servizi.
Infatti, in riferimento alle domande di prestiti finalizzati nei primi 7 mesi del 2012, più del 69% della domanda si concentra sulla classe fino a 5.000 €, che nel 2011 risultava raccogliere poco più del 65% della domanda. In calo anche l’importo medio richiesto nei primi sette mesi: 4.995 euro contro i 5.404 euro dello stesso periodo del 2011.
Nei primi sette mesi del 2012 gli importi di prestiti personali più richiesti sono risultati essere quelli compresi tra i 5.000 e i 20.000, sui quali si sono concentrate oltre l’83% delle domande. Anche in questo caso l’importo medio riferito ai primi sette mesi del 2012 risulta in diminuzione rispetto allo stesso arco temporale dell’anno precedente: si è passati da una media di 12.317 euro a una di 11.920 euro.
Per quanto riguarda la durata scelta per il rimborso, in riferimento ai prestiti finalizzati la classe di durata preferita è risultata essere quella fino a 1 anno, sulla quale si sono concentrate quasi il 32% delle domande. Chi ha richiesto un prestito personale ha preferito scegliere un periodo di rimborso più lungo, visto che oltre il 41% delle domande hanno riguardato rimborsi da effettuarsi in più di 5 anni.
I dati riguardano i primi sette mesi del 2012.
L’ultimo rilevamento statistico possibile grazie al Barometro CRIF di Luglio 2012 riguarda le fasce d’età dei richiedenti, considerando sia i prestiti personali che i finanziamenti finalizzati all’acquisto di beni e/o servizi. Coloro che sono ricorsi maggiormente al credito al consumo nei primi sette mesi dell’anno in corso sono stati i soggetti compresi tra i 35 e i 44 anni, fascia d’età che raccoglie più del 26% delle domande.
Dai rilevamenti statistici appena riportati emerge dunque, poco sorprendentemente, che il settore del credito al consumo è messo in ginocchio dalla scarsa propensione all’acquisto delle famiglie italiane, alle prese con i numerosi problemi che la crisi economica e finanziaria sta portando con sé e che sconsigliano di indebitarsi ulteriormente, soprattutto se non si tratta di beni o servizi di prima necessità.
E’ facile prevedere che, quando si analizzeranno di dati di Agosto 2012, non si troverà una situazione migliore. Potrebbe invece esserci una lieve ripresa a Settembre, quando tutti “ripartono” dopo il periodo estivo, cominciando a progettare per il futuro, sia pur incerto.
Fonte dati: www.crif.it
Data articolo: 04/09/2012